Riduzione dei costi e una flotta moderna - QdS

Riduzione dei costi e una flotta moderna

Francesco Sanfilippo

Riduzione dei costi e una flotta moderna

sabato 06 Novembre 2010

Forum con Dario Lo Bosco, presidente dell’Azienda Siciliana Trasporti

Quali sono le strategie che l’Ast sta attuando per il suo futuro?
“L’Azienda Siciliana Trasporti (Ast) è stata trasformata in una Spa nel gennaio 2006 e il suo socio unico è la Regione siciliana. Quest’azienda opera nel campo del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano esclusivamente in Sicilia. Premessi questi aspetti, l’Ast ha promosso una riorganizzazione generale per conseguire alcuni obiettivi allo scopo di sostenersi in un mercato concorrenziale. Questi obiettivi vertono sull’implementazione delle professionalità già presenti al suo interno con l’assunzione di nuovo personale, la riorganizzazione aziendale delle funzioni interne, l’ammodernamento del parco autobus con l’acquisto di 340 mezzi di ultima generazione, il costante adeguamento delle proprie strutture alle normative riguardanti la sicurezza del personale e il conseguimento della certificazione del Sistema di gestione della qualità. La riorganizzazione ha comportato per l’azienda la presenza nel territorio su due macro-aree, una occidentale e una orientale, suddivise a loro volta in quattro strutture territoriali. Esistono ben 90 sedi di esercizio, mentre l’azienda può contare su 1085 risorse umane di cui 803 operative sulla strada per garantire lo svolgimento dei servizi in affidamento. Questi comprendono servizi di trasporto per 20 amministrazioni comunali nei servizi urbani, 179 nei servizi extraurbani per un totale di 28 milioni 307 mila e 763 Km annui”.
Avete intenzione di rinnovare l’intero parco automezzi?
“L’età media dei nostri autobus è di dieci anni, simile a molte altre in Italia. In questo momento, l’Ast ha in dotazione 563 pullman che effettuano il servizio extraurbano in 6 province con 118 autolinee. La maggior parte di questi mezzi sono stati acquistati con i fondi che la Regione Sicilia ha stanziato nel 2002. Infatti, è la Regione che stanzia i fondi e acquista gran parte dei mezzi, l’azienda finora non ha potuto avere un’autonomia finanziaria completa. Nel piano industriale preparato nel triennio 2009-2012, si prevede l’acquisto di 60 autobus con fondi propri. Gli autobus che effettuano il servizio urbano in 18 comuni dell’Isola, fra cui Siracusa, Ragusa, Modica, Gela, Caltagirone, Acireale e Milazzo, hanno tutti meno di dieci anni. Siracusa, in particolare, dispone di autobus elettrici affidabili per rispettare zone particolarmente delicate come il centro storico”.
Che cosa prevede il vostro piano industriale per il triennio 2009-2012?
“Le linee d’azione che si seguiranno, punteranno alla rideterminazione dei corrispettivi dei contratti di servizio, alla razionalizzazione del patrimonio immobiliare, all’ammodernamento della flotta degli autobus mirando soprattutto alla riduzione dei costi di manutenzione e all’innalzamento della qualità dell’offerta per attirare utenti. Infine, si pensa ad una ridefinizione del modello organizzativo dell’azienda come già detto per migliorare l’efficienza tecnico-amministrativa e per ridurre il personale di impianti fissi attualmente impiegato. In realtà, l’evoluzione dell’Ast si fonda necessariamente su un percorso di risanamento e di rafforzamento economico-finanziario per meglio salvaguardare il proprio ruolo sociale”.
Per aumentare le spese per investimenti dovrete ridurre le spese correnti.
“Per realizzare un vero processo di risanamento, occorre razionalizzare il più possibile i costi, ridurre le spese superflue e aumentare i ricavi. Per conseguire quest’ultimo obiettivo occorre migliorare la qualità del servizio e il grado di soddisfazione dell’utenza. Sul fronte delle spese, tutti i componenti del Consiglio di gestione hanno diminuito a 45 mila euro annui lordi il proprio compenso, mentre i membri del servizio di sorveglianza lo hanno ridotto a 25 mila euro lordi l’anno. Il direttore generale ha, invece, rinunciato al premio di risultato che equivale al 10% della propria retribuzione. Non ultimo, le auto di servizio, assegnate al presidente e al direttore generale, saranno restituite, diminuendo i costi di mantenimento”.
 

 
Conti in positivo grazie a nuovi contratti, risoluzione dei contenziosi e recuperi dal Fisco

Fino al 2008, l’Ast ha riportato pesanti perdite, nel 2009 si è avuto un miglioramento?
“La gestione del 2009 ha consentito all’Ast di conseguire risultati positivi grazie agli sforzi incessanti per il risanamento e per il rilancio. In questo modo, sono migliorate le prestazioni economiche dell’azienda, affrontando i punti critici e partendo dai suoi punti di forza. In particolare, si è puntato sulla gestione della produzione, migliorando l’erogazione dei servizi anche grazie alla rinegoziazione dei contratti di affidamento provvisorio riguardanti i servizi pubblici urbani e extraurbani. Inoltre, l’attenzione si è concentrata moltissimo sulla risoluzione dei contenziosi, valorizzando le professionalità interne e creando un apposito albo di avvocati qualificati attraverso un bando pubblico, con cui poter collaborare in caso di necessità. La gestione organizzativa ha ricevuto una nuova riorganizzazione e si è tenuto conto dell’analisi dell’andamento della gestione e dei processi, in modo da intervenire dove si presentassero delle criticità. Così facendo, si è passati da un risultato d’esercizio negativo di 3 milioni e 651 mila euro nel 2008 a risultato positivo di 1 milione e 550 mila euro”.
Simili risultati, però, non possono essere stati realizzati in così poco tempo con un miglioramento delle sole performance aziendali.
“Occorre dire che si è avuta la possibilità di recuperare all’Agenzia delle Entrate delle somme bloccate per un’interpretazione scorretta. Queste consistenti somme, che sono arrivate a un milione e mezzo di euro, sono rimaste accantonate per anni. Ciò ha indubbiamente accelerato il miglioramento dei conti economici. Nel 2010 il bilancio previsionale è previsto in equilibrio”.

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