A Catania dipartimenti ridotti e tagli alle sedi distaccate - QdS

A Catania dipartimenti ridotti e tagli alle sedi distaccate

Liliana Rosano

A Catania dipartimenti ridotti e tagli alle sedi distaccate

venerdì 24 Dicembre 2010

Il rettore dell’UniCt Recca punta ad una razionalizzazione della spesa. Personale tecnico-amministrativo da stabilizzare

CATANIA – Atenei pronti ad attuare la riforma Gelmini anche se con qualche riserva. Puntare sulla ricerca e sulla qualità e tagliare le spese inutili.
A parlare è il rettore dell’Università di Catania, Antonino Recca, il quale esprime il suo parere sulla riforma universitaria, cosi come è stata concepita.
“Non sembra – afferma Recca – che dalla riforma dell’Università, così come è articolata, possa scaturire la soluzione dei tanti problemi che travagliano il sistema universitario italiano. Si tratta, tuttavia, di un esperimento al quale è stato collegato il finanziamento dell’FFO (Fondo di finanziamento ordinario degli Atenei) con l’intento di cambiare radicalmente il nostro modo di intendere l’università, e conseguentemente realizzare un maggiore controllo nella ripartizione delle risorse, modificando la governance in senso più virtuoso e penalizzando con il commissariamento gli Atenei mal gestiti.
 Il nostro Ateneo – continua Recca- ha di fatto anticipato una serie di misure di contenimento della spesa. Tra le misure di contenimento della spesa vi sono: le modalità di allocazione delle risorse dirette alla realizzazione di obiettivi di miglioramento della qualità dell’attività didattica e dell’attività di ricerca; la riduzione dei dipartimenti; l’eliminazione delle sedi distaccate ad eccezione di quelle nelle quali si trovano insediate facoltà dell’Ateneo, e cioè Siracusa e Ragusa; la valutazione dell’Ateneo da parte di un nucleo di valutazione composto in prevalenza da esterni”.
Quanto alla questione del personale tecnico-amministrativo, Recca parla di stabilizzazione. “L’attenta gestione delle risorse finanziarie consente di stabilizzare i lavoratori a tempo determinato e, una volta conclusa, anche con l’intervento del Prefetto di Catania, la trattativa con la Regione Siciliana, i lavoratori dei progetti di utilità collettiva (Puc)”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017