Università siciliane poco “internazionali” - QdS

Università siciliane poco “internazionali”

Liliana Rosano

Università siciliane poco “internazionali”

sabato 30 Aprile 2011

Studio del Ministero dell’Istruzione sull’internazionalizzazione come indicatore della capacità competitiva di un ateneo. Enna ha solo lo 0,6% di studenti stranieri, Messina (prima in Sicilia) un risicato 3,4%

Palermo – Atenei siciliani poco internazionali o troppo provinciali rispetto alla media italiana, europea e mondiale. E se l’Italia è già in coda nelle classifiche mondiali per lo scarso numero di studenti stranieri che popolano le aule universitarie, la Sicilia, con i suoi quattro atenei, è ultima nella classifica italiana.
Si tratta degli ultimi dati presentati nei giorni scorsi da “Vision” un think tank che ha elaborato i numeri del Ministero dell’Istruzione e dell’Università per quanto riguarda il fattore internazionalizzazione, un indicatore importante che oggi indica la capacità competitiva di una struttura universitaria. Si perché, tanto più elevato è il numero degli studenti stranieri, quanto più elevata è la capacità  di un’università di attrarre studenti da tutto il mondo.
Se un ateneo riesce a fare questo, vuol dire che offre didattica, strutture e programmi di scambio avanzati e in linea con i più grandi network delle università internazionali. Nella classifica italiana 2011, su 76 università considerate come le più internazionali, al penultimo posto troviamo la giovane “Libera Università Kore” di Enna, che presenta una percentuale di stranieri pari allo 0,6 e di diversità culturale pari allo 0,0
Ad Enna, gli studenti che vanno a studiare all’estero rappresentano il 4,5 per cento, quelli in entrata il 3,7, mentre è di 0,0 la mobilità dei docenti  “out”  di quelli cioè che sono coinvolti in scambi internazionali. Ancora più scoraggiante è la crescita degli studenti internazionali, segnata da uno 0,0 per cento. Ma neanche le altre università siciliane sono di certo modelli di internazionalizzazione.
L’ateneo catanese, primo fra i siciliani (ma pur sempre in 49 esima posizione), ha un tasso di studenti stranieri pari all’1,9, una percentuale di studenti in uscita del 3,4,  in entrata del 3,5 e di docenti che si spostano all’estero del 2,8. I dati che riguardano invece la diversità culturale e la crescita degli studenti stranieri sono rispettivamente dell’84,2 per cento e del 23,8.
Dopo Catania, Palermo e Messina, sono rispettivamente in 59 esima e 63esima posizione in classifica.
Nel capoluogo siciliano, gli studenti stranieri rappresentano il 2,0 per cento, con una possibilità di crescita pari allo 0,8  una diversità culturale del 90,6% e una mobilità docenti del 2,2. Non alta la percentuale degli studenti palermitani che vanno all’estero (solo il 4,0 per cento) e di quelli che arrivano da fuori (3,5).
Infine a Messina, gli studenti internazionali rappresentano solo il, 3,4 per cento della popolazione studentesca, con un tasso di diversità culturale del 62,7 per cento e una crescita di studenti internazionali pari al 12,6. Bassa la mobilità dei docenti (solo lo 0,8) mentre l’entrata si studenti stranieri registra un 3,8 contro il 4,0 di quelli che dall’ateneo di Messina decidono di studiare fuori.
In testa alla classifica italiana, l’Università commerciale Luigi Bocconi, che ha un’elevata percentuale di studenti internazionali (35,8) e una crescita di studenti stranieri del 43,3.
Dopo Milano, sono due gli atenei italiani da tempo polo di attrazione per studenti stranieri, visto che hanno istituito proprio l’Università per stranieri. Si tratta di Perugia e Siena, rispettivamente con una percentuale di studenti stranieri del 100 per cento a Perugia e dell’87,0 a Siena.
 


L’approfondimento. In Italia 746 studenti stranieri per università
 
Solo 57.447 sono gli studenti stranieri iscritti nei settantasette atenei italiani, 746 ragazzi a testa (in media). E nelle classifiche di riferimento europee siamo sempre in fondo: ultimi o penultimi nel confronto con i quattro big continentali (Inghilterra, Germania, Francia e Spagna) e gli Stati Uniti. Simile, al di sotto dei 60 mila, è il numero degli italiani all’estero, un’anomalia nel contesto Ue che, nei suoi Paesi più sviluppati, presenta saldi ampiamente positivi: una nazione all’avanguardia spinge sempre i suoi giovani verso gli atenei del mondo. E nel mondo – la fonte è la Banca mondiale – ci sono 3 milioni e 343 mila studenti all’estero e oltre 627 mila, il 19% del totale, sono ospitati negli Stati Uniti. L’Inghilterra, con un decimo degli universitari stranieri nelle sue aule, e la Francia e la Germania, con il 7,3% a testa, hanno quattro-cinque volte la capacità attrattiva dell’Italia, oggi al 2%.
La comunità studentesca più numerosa in Italia è, sorprendentemente, quella albanese: nelle nostre università ne sono iscritti 10.961, quasi il venti per cento del totale. A seguire, le comunità studentesche cinese e rumena. Dalla Cina arrivano da noi cinquemila giovani ogni anno quando in Germania sono 25 mila le matricole cinesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017