Un patrimonio naturale da tutelare - QdS

Un patrimonio naturale da tutelare

Giulia Cosentino

Un patrimonio naturale da tutelare

martedì 10 Maggio 2011

Forum con Ettore Foti, commissario straordinario dell’Ente Parco dell’Etna

Qual è lo stato attuale di salute dell’Ente Parco?
“Buono nel suo complesso, a parte i problemi endemici non del Parco in sé, ma dell’educazione civica individuale che contribuisce a creare alterazioni ambientali con la nascita di micro discariche nocive per il territorio che si producono quasi naturalmente il giorno dopo le giornate canoniche delle gite fuori porta. A questo proposito era prevista da parte della Regione la indizione dei concorsi (tra l’altro previsti dal decreto e dalla legge istitutiva dei Parchi) per il reclutamento di guardie-parco indispensabili per la tutela territoriale, ma le ultime norme sia nazionali che regionali sul Patto di stabilità e sul contenimento del costo del personale, hanno imposto il divieto assoluto di assunzioni”.
Di quanti dipendenti disponete e com’è il rapporto tra tecnici e amministrativi?
“I dipendenti sono quasi una quarantina rispetto ad un organico di 80 persone, un numero destinato a ridursi anno dopo anno a seguito dei pensionamenti che si stanno verificando. Abbiamo sempre più bisogno di tecnici soprattutto per le pratiche che il Parco dell’Etna è chiamato a istruire e, in rapporto alle attività da svolgere, il nostro organico risulta essere il più basso rispetto a tutti gli altri Parchi regionali”.
A quanto ammonta il bilancio di previsione?
“Per il 2011 è stato previsto un bilancio pari all’incirca alla somma stanziata nel 2010 che ci permetta di coprire le spese obbligatorie e il disavanzo che si è venuto a creare lo scorso anno. Nel 2010 infatti, sul fronte di un bilancio di previsione di due milioni di euro la Regione ci ha assegnato solo 460 mila euro”.
Nonostante il bilancio critico del 2010 cosa avete realizzato di importante?
“Oltre alle attività ordinarie, abbiamo coinvolto tutti gli Enti che a vario titolo svolgono delle attività istituzionali in un’area protetta, siglato un accordo con l’Azienda regionale foreste demaniali per provvedere alla manutenzione della sentieristica, delle aree attrezzate e delle tabellazioni. Continuano inoltre le visite guidate delle scuole nel Parco, la cui accessibilità è aperta a tutti anche ai soggetti disabili. Molti dei lavori avviati nel 2009 come il recupero del Rifugio Citelli (nel territorio del Comune di Sant’Alfio), di Villa Manganelli (nel territorio di Zafferana Etnea) e di Piano dei Grilli (nel territorio del Comune di Bronte) sono già stati completati. Stiamo cercando di creare un centro di eccellenza per la formazione manageriale nell’ambito dell’educazione ambientale e della promozione naturalistica insieme ai Comuni su cui ricadono i beni immobili e le strutture del Parco, mentre grazie agli accordi con le Soat (Sezione operativa dell’assessorato agricoltura infrastrutturale) riusciamo a realizzare gli interventi riguardanti la conservazione della biodiversità con un risparmio economico. Un altro risultato importante è quello relativo all’inserimento dell’Etna nella lista propositiva dei siti naturalistici per il Patrimonio mondiale dell’Unesco, essendo il più alto vulcano attivo in Europa di straordinario interesse scientifico e naturalistico per turisti, ricercatori e semplici visitatori”.
Quanti rifugi sono presenti nel Parco e quali attività si possono lanciare insieme agli altri parchi per avvicinare maggiormente le persone ad un corretto utilizzo degli stessi?
“Nel Parco dell’Etna vi sono circa una ventina di rifugi fruibili, altri sono chiusi e non tutti appartengono al Parco, poiché la maggior parte sono dell’Azienda forestale demaniale. Per quel che riguarda l’attività di sensibilizzazione sui Parchi, stiamo portando avanti, insieme a molte aree protette all’interno di Federparchi, un progetto di collaborazione con Telethon, intitolato ‘Il cammino per la ricerca’ che ci vedrà protagonisti il 28 e il 29 maggio con l’organizzazione di visite guidate e altre attività in sede i cui proventi verranno devoluti alla ricerca”.
Siete dotati di Pec? Qual è il livello di informatizzazione dei vostri uffici?
“Siamo stati molto puntuali nell’istituire la Pec (parcoetna@pec.it); l’informatizzazione è nel complesso buona, ma occorre rimodulare tutto il sito”.
 

 
Progetti infrastrutturali e di recupero per 10 milioni. Clou della stagione l’arrivo del Giro d’Italia sul vulcano

Quali sono gli obiettivi messi in atto per il 2011?
“L’obiettivo principale è quello di incrementare il richiamo sull’Etna e sul Parco non solo attraverso il turismo in senso lato, ma aprendo il territorio a nuove iniziative in ambiti turistici specifici come l’ippoturismo, l’escursionismo, i percorsi enogastronomici e diverse strutture ricettive. Tra le iniziative promosse per i prossimi mesi non mancano le attività in programma per la stagione estiva e i progetti infrastrutturali e di recupero ambientale già cantierabili e in attesa di finanziamento, per un importo di circa 10 milioni di €. Ma l’evento più vicino in ordine cronologico e di rilevanza notevole riguarda la nona tappa del giro d’Italia, che si terrà domenica 15 maggio e che vedrà protagonista proprio l’Etna e il suo Parco. L’evento sarà ripreso dalle telecamere Rai (7-8 ore di diretta tv) offrendo a oltre 200 milioni di visitatori di tutto il mondo un’immagine spettacolare di alcune località presenti sul vulcano per 169 km. Due i gran premi della montagna che verranno aggiudicati. Il primo, dopo 90,2 km, in località Lenza. Il secondo coinciderà con l’arrivo di tappa e sarà il traguardo di un percorso che si profila altamente spettacolare e che potrebbe, nelle previsioni degli esperti, dare un volto significativo alla classifica del Giro d’Italia. Saranno sette i comuni del Parco ‘toccati’ dalla carovana: nell’ordine, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Sant’Alfio Milo, Zafferana Etnea, Pedara e Nicolosi, che ospiterà nel piazzale del Rifugio Sapienza il quartier generale dell’arrivo. L’evento ciclistico si sposa quindi perfettamente con la natura etnea offrendo così una straordinaria opportunità, in termini di immagine e di promozione, della nostra area protetta”.
 

 
Curriculum
 
Ettore Foti, 48 anni, è nato a Randazzo (Ct). Prima di diventare dirigente della Regione siciliana presso l’Azienda regionale Foreste demaniali, ha svolto per diversi anni la libera professione di avvocato. Dal 17 ottobre 2007 è il commissario straordinario dell’Ente Parco dell’Etna. E’ componente del Consiglio direttivo della Federazione italiana dei Parchi e delle Riserve, che raggruppa tutti gli Enti gestori delle aree protette (Parchi nazionali e regionali, riserve, aree marine protette) del nostro Paese.

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