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Caltanissetta – Il nuovissimo Palazzo di giustizia fa già i conti con difetti strutturali

Liliana Blanco

Caltanissetta – Il nuovissimo Palazzo di giustizia fa già i conti con difetti strutturali

mercoledì 08 Giugno 2011

Manca ancora il sistema per le videoconferenze e l’area esterna è lasciata senza controllo. Infiltrazioni, sicurezza, estintori, condizionatori: c’è ancora molto da fare

Gela (CL) – Campeggia imponente sulla via intitolata al magistrato Falcone, anni di lavoro, di sospensioni per indagini sull’utilizzo dei materiali e adesso che il nuovo Palazzo di giustizia è pronto e già a disposizione del personale di magistratura, vengono fuori le prime defaiances. In primo luogo in fase di trasloco, e parliamo dei mesi a cavallo fra l’inverno e la primavera, i magistrati hanno trovato infiltrazioni di acqua piovana nelle stanze a loro assegnate. Un bel biglietto da visita per un Palazzo di giustizia nuovo fiammante. Per non parlare dei corridoi interni che, sulla scorta del progetto originale, hanno delle feritoie che comunicano con l’esterno: questo implica che nei giorni di pioggia l’acqua penetra regolarmente fra le scale gli ambienti interni. Un altro problema è rappresentato dalle passerelle esterne che mettono in comunicazione il plesso riservato alla sezione civile e quella penale. Coreografiche sicuramente, ma che fatica per gli avvocati che devono transitare da un palazzo all’altro, munirsi di ombrello!
Qualche giudice osserva: “Prima gli avvocati erano costretti a passare da una strada all’altra per passare da una sezione all’altra, quindi qual è il problema?” Rintuzza il presidente del Tribunale Alberto Leone: “Queste passerelle non sono riservate al passaggio degli avvocati, i quali sono tenuti a scendere da un plesso e passare all’altro dal piano terra. Le passerelle devono essere isolate e chiuse a chiave. Inoltre devo sottolineare che è prevista una copertura che verrà realizzata nel futuro e che risolverà definitivamente il problema dei corridoi interni”.
Certo considerando i tempi della burocrazia, chissà quante primavere passeranno! Le fasi del trasloco sono state accompagnate da un periodo molto lungo di isolamento telefonico: fortuna che esistono i telefoni cellulari altrimenti sarebbe stato un problema comunicare con l’esterno. E ancora resta in piedi il problema delle sicurezza del personale e dei locali: per esempio gli ambienti non sono provvisti di estintori. Anche l’impianto di condizionamento ha fatto rilevare qualche disagio per un problema nel ciclo di ricambio dell’aria. Raffreddore cronico per alcuni degli otto nuovi rappresentanti della giustizia. Manca ancora il sistema delle videoconferenze e per questo viene utilizzata ancora l’aula del vecchio palazzo di viale Mediterraneo. E l’area esterna ampia e spaziosa, senza controllo, è usata dalle famiglie per far giocare i bambini la sera, con la bella stagione.
 


Bando in corso. Ancora da definire la fornitura degli arredi
 
GELA (CL) – C’è anche il problema degli arredi. I nuovi locali non sono stati provvisti degli arredi e questo non rende agevole l’adattamento se si considera che spesso le stanze sono piccole rispetto ai grandi armadi che provenivano dal Tribunale storico. Il dirigente del Settore Urbanistica ed Edilizia ha comunicato che è stata pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Gela la procedura di gara pubblica per l’affidamento del contratto di fornitura di arredi fissi e attrezzature per il nuovo Palazzo di giustizia. Sono messi a disposizione delle ditte che vorranno parteciparvi i seguenti allegati: bando di gara, disciplinare di gara, planimetrie del nuovo palazzo di Giustizia. La procedura di gara sull’appalto del contratto di fornitura di arredi fissi ed attrezzature per il nuovo Palazzo di giustizia pubblicato all’albo pretorio e sul sito internet dell’Ente era stata sospesa in autotutela perché mancava l’autorizzazione da parte del ministero del Tesoro. “è un momento di transizione – ha detto il Gip Lirio Conti – che verrà superato con i provvedimenti in itinere”.

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