Una rete “ematologica” per combattere la leucemia - QdS

Una rete “ematologica” per combattere la leucemia

Elisa Latella

Una rete “ematologica” per combattere la leucemia

giovedì 09 Giugno 2011

12 Centri sparsi su tutto il territorio per assistere i pazienti ed aggiornarli sulle innovazioni terapeutiche. Malattia di forte impatto sociale. In Sicilia quasi 100 nuovi casi ogni anno

PALERMO – Conoscere un problema è indispensabile per trovare la soluzione. O almeno per cercarla. Soprattutto quando il problema si chiama leucemia. La Sezione Ail Ragusa  il 5 giugno ha offerto gratuitamente un esame  emocromocitometrico “per tutti coloro che hanno capito l’importanza di una diagnosi precoce per prevenire qualsiasi malattia”. Il 18 giugno si svolgerà invece allo Steri un incontro del gruppo Lmc Palermo. La sigla indica un gruppo di pazienti di leucemia mieloide cronica. La parola leucemia richiama etimologicamente l’idea di “sangue bianco” (dal greco “leukòs”, bianco, ed “ema”, sangue).
 
Una malattia grave, gravissima, da sempre combattuta  attraverso il sostegno alla ricerca e ai malati dall’associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, l’Ail. La leucemia mieloide cronica, nello specifico, è un tumore maligno causato da un’anomalia nelle cellule staminali del midollo osseo, per il quale sono adesso disponibili terapie efficaci, ma che da sole non bastano.  Il gruppo Ail  “ Pazienti Leucemia Mieloide Cronica” si è costituito il 16 ottobre 2009 e mira all’auto- mutuo aiuto: si impegna  a diffondere la conoscenza della malattia, ad incoraggiare la ricerca per la sua cura, ad aggiornare i pazienti sulle innovazioni terapeutiche. Pazienti e familiari  non si sostituiscono ovviamente in alcun modo alla figura del medico, ma aiutano, anzi si aiutano a vicenda.
La “rete ematologica” per la leucemia mieloide cronica in Sicilia è già operativa da tempo: offre a tutti i centri siciliani la possibilità di assistere al meglio i malati. I dettagli erano stati già illustrati alla stampa dal professore Francesco Di Raimondo, ordinario di ematologia all’Università di Catania e responsabile scientifico della rete per la leucemia mieloide cronica, che sarà presente all’incontro del 18 giugno prossimo.
Nell’Isola la rete contro  questa malattia è stata rafforzata grazie ad una convenzione tra l’Azienda ospedaliera universitaria Vittorio Emanuele-Ferrarotto-S.Bambino di Catania e Bristol-Myers Squibb, azienda che mira a scoprire farmaci innovativi per malattie gravi e di forte impatto sociale. L’accordo ha avuto il  patrocinio della Regione siciliana. A parlare sono i numeri. Dall’avvio della partnership, sono stati valutati 53 pazienti affetti da leucemia mieloide cronica. Oggi, la rete comprende 12 centri, dà la possibilità di centralizzare le valutazioni laboratoristiche e permette anche lo studio delle alterazioni che causano resistenza al trattamento convenzionale.
Da questo punto di vista la Sicilia è all’avanguardia in Europa. Nell’Isola ogni anno si verificano quasi 100 nuovi casi di leucemia mieloide cronica e la rete ematologica permette anche un censimento dei malati, con la costituzione di un apposito registro regionale e la raccolta di informazioni su un numero elevato di pazienti. è inoltre da poco nata la rete epatologica siciliana: quarantotto centri in rete per favorire un’assistenza d’avanguardia ai malati di epatite B cronica. È la prima esperienza di questo tipo in Italia e nasce  in Sicilia, grazie ad un’intesa tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo e Bristol-Myers Squibb, con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana.

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