Da segnalare, in particolare, è l’introduzione di formulari per il consumatore, contenenti le informazioni necessarie, al fine che questi possa essere messo al corrente di tutti gli elementi contrattuali relativi alle diverse fattispecie.
Uno specifico formulario, che deve essere allegato al contratto, è dedicato appunto al diritto di recesso, che si può esercitare entro il termine di 14 giorni successivi alla stipula del contratto stesso (mentre la normativa previgente prevedeva un termine di dieci giorni).
L’esercizio di tale diritto porterà alla rescissione non solo del contratto principale ma anche degli eventuali contratti accessori relativi a determinati servizi quali ad esempio i contratti di finanziamento connessi al contratto principale.
Per quanto concerne la decorrenza dei predetti termini, si parte dal momento in cui viene concluso il contratto definitivo oppure quello preliminare e, se il ricevimento dei predetti contratti è successivo alla conclusione degli stessi, il termini va calcolato dalla consegna e non dalla stipula del contratto stesso.
Un ultimo aspetto particolarmente importante concerne l’impossibilità di imporre all’acquirente il pagamento delle rate prima del termine previsto e per importi non convenuti. Per le restanti novità, si rinvia alla normativa sopra indicata.