PALERMO – Anche il precario milionario con un patrimonio da un milione di euro espulso dal bacino degli ex Pip (piani inserimento professionale) qualche mese fa rientrerebbe negli elenchi dei beneficiari del sussidio da 832 euro al mese se la norma “salva-Pip”, come è stata battezzata, passerà l’esame dell’aula, dopo che l’altro ieri notte è stata approvata in commissione Bilancio dell’Assemblea siciliana, come emendamento alla manovra correttiva da 136 milioni. L’emendamento modifica la norma, approvata pochi mesi fa nella legge di stabilità regionale, che attualmente prevede un tetto di 20 mila euro come reddito familiare Isee per potere continuare a beneficiare del sussidio pubblico. La nuova norma, approvata in commissione, mantiene la soglia dei 20 mila euro, ma il reddito da prendere come criterio non è quello familiare e patrimoniale ma quello individuale. “Sono contrario all’emendamento, va modificato”, ha detto il governatore Crocetta. Che propone un’alternativa: “Va bene il reddito individuale, ma solo per chi è ancora a carico del nucleo familiare originario”.
