PALERMO – Mentre i Grandi della Terra cercano a Durban (Sudafrica) un difficile accordo che possa superare quello di Kyoto del 1997 (e da allora, nonostante i buoni propositi, le emissioni sono cresciute del 38%) per cercare di contrastare i mutamenti climatici, la Sicilia continua beatamente a sforare i limiti dell’inquinamento urbano e industriale.
La Ue ci ha più volte diffidati e, se non saranno registrate novità positive, saremo multati per avere disatteso i risultati nella depurazione delle acque e i continui sforamenti dei livelli di polveri sottili.
A quest’ultimo proposito, continua a mancare lo strumento principale di contrasto: il Piano regionale dell’aria, atteso da anni e mai portato a compimento, sia dal precedente Governo Cuffaro che da quello in carica, retto da Lombardo. (continua)
La Ue ci ha più volte diffidati e, se non saranno registrate novità positive, saremo multati per avere disatteso i risultati nella depurazione delle acque e i continui sforamenti dei livelli di polveri sottili.
A quest’ultimo proposito, continua a mancare lo strumento principale di contrasto: il Piano regionale dell’aria, atteso da anni e mai portato a compimento, sia dal precedente Governo Cuffaro che da quello in carica, retto da Lombardo. (continua)
