Nuova etichettatura per i succhi, niente più zuccheri aggiunti - QdS

Nuova etichettatura per i succhi, niente più zuccheri aggiunti

Nunzia Scandurra

Nuova etichettatura per i succhi, niente più zuccheri aggiunti

venerdì 30 Marzo 2012

La normativa entrerà in vigore entro giugno con la pubblicazione sulla Guue

PALERMO – Il Consiglio Giustizia e Affari Interni dell’Unione Europa l’8 Marzo scorso ha approvato nuove norme per l’etichettatura dei succhi e nettari di frutta e il succo di pomodoro.
Questa direttiva entrerà in vigore entro il mese di giugno con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Ogni Stato Europeo avrà 18 mesi per attuare sul proprio territorio la normativa.
La novità consiste innanzitutto di non aggiungere zuccheri o edulcoranti ai succhi di frutta e ai pomodori. Non sarà quindi consentita la dicitura “senza zuccheri aggiunti, per tre anni, però sarà consentito indicare che da una certa data in poi i succhi di frutta non conterranno più zuccheri aggiunti.
Provate a leggere adesso l’etichetta di una bibita, le aziende utilizzano circa 40 diverse sostanze per dolcificare gli alimenti, o per migliorarne il gusto, tant’è che alcune sono presenti anche nei prodotti salati, quali ad esempio le salse di pomodoro: saccarina, aspartame, acesulfame, ciclammati, sorbitolo, xilitolo, mannitolo, isomalto, maltitolo. Secondo un commento sull’ultimo numero della rivista Nature fatto dai ricercatori della University of California lo zucchero e i dolcificanti sono così dannosi per la società come l’alcol e tabacco. L’aggiunta di zuccheri, infatti, colpisce più direttamente il fegato e può causare più danni dell’alcol (su studi condotti sui roditori). Alcuni ricercatori, tuttavia, rimangono convinti dell’effetto tossico dello zucchero sul corpo umano ai livelli di consumo attuali, che sembrano essere molto alti.
Il Consiglio ha previsto che che venga indicato nel nome del prodotto finito il frutto da cui viene prodotto il succo e lo stesso vale per i mix di frutta.
Di conseguenza, i nomi generici come "succo misto" potranno essere utilizzati solo nel caso in cui siano presenti tre o più fonti di frutta.
Questo si applicherà a tutti i prodotti commercializzati in Europa, indipendentemente dal Paese di origine così da garantire parità tra i frutti prodotti e quelli importati.
Questa scelta del Parlamento Europeo è importante per la nostra salute, pensiamo a soggetti diabetici o persone a dieta, i quali vogliono indicazioni precise sulle etichette dei prodotti in commercio.
E allora, alle porte della bella stagione, dove il consumo di questi prodotti è in aumento, facciamo ancora più attenzione alle etichette di queste bibite.

Nunzia Scandurra
collegio dei professionisti di Veroconsumo

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