Mete siciliane fuori dall’Eden del turismo - QdS

Mete siciliane fuori dall’Eden del turismo

Stiben Mesa Paniagua

Mete siciliane fuori dall’Eden del turismo

martedì 24 Aprile 2012

Dal 2007 l’Unione europea finanzia e promuove le Pubbliche amministrazioni che presentano modelli validi di sviluppo sostenibile. Tra l’elenco delle destinazioni di eccellenza assenti le località dell’Isola, meglio la Sardegna

PALERMO – Il turismo in Sicilia è una delle risorse economiche potenzialmente più importanti: l’Isola può contare su bellezze naturali, architettoniche e culturali uniche che non sempre vengono promosse a dovere, penalizzando le aziende del settore e non solo. Per esempio l’Unione europea propone da alcuni anni un modello di rete per sviluppare questo tipo di risorse ma in questo progetto non risulta esserci nessuna meta siciliana.
Si tratta del progetto Eden che sta per European destinations of excellence (destinazioni europee di eccellenza). L’idea è quella di promuovere modelli di sviluppo sostenibili all’interno dell’Unione con l’obiettivo di creare una piattaforma di scambio di conoscenze e buone pratiche per la rivalutazione, la cura e la promozione del proprio territorio. All’interno di questa piattaforma interagiranno le destinazioni premiate ogni anno, avendo così la possibilità di entrare in un circuito virtuoso per continuare a migliorare.
Come funziona? Ogni anno, la Commissione europea pubblica un invito a presentare proposte per offrire il suo sostegno alle amministrazioni nazionali pubbliche responsabili del settore turistico negli Stati membri (di norma i ministeri nazionali o altri enti pubblici che abbiano le stesse competenze) ai fini della partecipazione al progetto e per l’organizzazione di una procedura di selezione nazionale. Anche i Paesi candidati ad entrare nell’Unione sono ammessi, ma senza usufruire di un sostegno finanziario.
Ciascun Paese coinvolto nel progetto gestisce la propria procedura di selezione durante il primo semestre dell’anno. In primo luogo, viene organizzata dai singoli stati una campagna di comunicazione per informare gli eventuali candidati del concorso e poi selezionano la destinazione vincitrice sulla scorta di una serie di criteri di assegnazione stabiliti a livello europeo e nazionale. I nomi dei vincitori generalmente vengono comunicati alla Commissione prima dell’estate.
L’iniziativa, cominciata nel 2007, migliora la visibilità delle destinazioni europee emergenti anche con l’obiettivo di decongestionare le mete troppo sfruttate, ma non è il caso della Sicilia dove le mete più note e congestionate sono molto poche mentre esistono numerosi borghi in stato di decadenza e non adeguatamente valorizzati.
Ogni anno viene scelta una tematica per premiare le mete di eccellenza nel settore turistico. Per ogni Stato ci potrà essere una sola località vincitrice e, come già accennato, nelle 5 edizione finora realizzate non ci sono stati nomi di destinazioni sicule. Il tema serve da filo conduttore: finora gli argomenti principali sono stati imperniati sul turismo rurale, il patrimonio immateriale e le aree protette, il turismo acquatico e la rigenerazione di luoghi fisici.
Ciascuno degli argomenti scelti serve a mettere in luce i diversi aspetti delle risorse delle regioni europee ed è inerente in un modo o l’altro allo sviluppo sostenibile da un punto di vista culturale, economico e ambientale o per il coinvolgimento locale. Le destinazioni partecipanti devono, inoltre, dimostrare che è stato sviluppato un turismo economicamente redditizio correlato al tema di ogni edizione annuale.
 

 
Dal Nord al Sud, le località d’eccellenza non passano dalla Sicilia
 
PALERMO – Le altre destinazioni italiane premiate e sostenute dal progetto Eden sono sparse per l’intero territorio nazionale da Nord a Sud. Nel 2010, Monte Isola in provincia di Brescia, Lombardia, venne considerata la miglior meta di eccellenza per quanto riguarda il “Turismo acquatico”. Monte è la più grande isola lacustre abitata d’Europa ed è riuscita a mettere in risalto tutte le sue caratteristiche di unicità. Nel 2008, tema “Turismo e patrimonio immateriale locale”, ha vincere fu Corinaldo, nella regione delle Marche, che rappresenta un esempio lampante di città giardino italiana caratterizzata da campi ben delineati e pascoli coltivati. La città ha conservato preziose collezioni di opere d’arte nonché una rete di oltre 70 teatri storici in continua espansione. Nel 2007, Specchia, in provincia di Lecce, Puglia fu premiata come località per la sua dimensione rurale, per aver valorizzato al massimo il proprio patrimonio culturale, offrendo nuovi prodotti e migliorando lo scaglionamento dei turisti nelle stagioni. A Specchia ad esempio, troviamo il castello Protonobilissimo, che risale al XV secolo, nonché un centro accessibile al pubblico per i servizi digitali avanzati.
 

 
L’altra Isola. Nel 2011 e nel 2009 premiate due destinazioni sarde
 
PALERMO – Se non ci sono mete siciliane virtuose nel circuito Eden, la stessa cosa non può certo dirsi della Sardegna che, in 5 edizioni, ha vinto con due località diverse. L’ultima con Montevecchio, località di Guspini, in provincia del Medio Campidano, che ha vinto nel 2011 come miglior meta italiana nel tema il “Turismo e la rigenerazione dei luoghi fisici”. La località è stata premiata precisamente per aver rigenerato un luogo fisico appartenente al loro patrimonio locale, come le miniere e l’industria che vi si era sviluppata intorno, convertendolo in un’attrazione turistica. Il territorio si è rilanciato così come meta turistica. La Sardegna protagonista anche nel 2009 con l’Area marina protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, in provincia di Oristano, vincitrice del premio Eden incentrato sulla promozione del “Turismo sostenibile nelle zone protette”.
Nell’Area di Oristano è stato elaborato un prodotto turistico economicamente redditizio che sfrutta l’area protetta come una risorsa, rispettando nondimeno l’ambiente protetto e soddisfacendo le esigenze dei residenti locali e dei turisti. Per esempio attraverso l’organizzazione di eventi e festival davvero unici nel corso dell’anno, come la Corsa degli Scalzi, offrono ai visitatori un assaggio del particolare patrimonio della regione sarda. Iniziative, a volte anche semplici, ma in grado di rilanciare l’economia di un territorio.

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