I principi fissati dalla Corte di Giustizia Europea in materia di ritardo prolungato continuano ad avere applicazione anche con queste due pronunce
Le compagnie aeree Volotea e Vueling sono state condannate, rispettivamente dal giudice di pace di Catania e di Mascalucia, per le vicende di due famiglie siciliane che avevano subito disagi (a causa di ritardi) e non erano riuscite a far valere i loro diritti con il reclamo e che si sono poi rivolte alla Confconsumatori. A renderlo noto è la stessa associazione.
Nel primo caso il Giudice di Pace di Catania Salvatore Magazù, si è pronunciato su un disservizio della compagnia Volotea: una famiglia di tre persone doveva recarsi da Catania a Venezia con partenza alle 14, ma il volo è decollato alle 18,55.
Il Giudice ha riconosciuto il
diritto dei passeggeri alla corresponsione della compensazione pecuniaria
prevista dal Regolamento Comunitario di 250 euro ciascuno, oltre al danno non
patrimoniale di 70 euro ciascuno; e quindi 320 euro per ciascun passeggero.
Nel secondo caso il volo
Catania-Firenze doveva partire alle 16,25 ma i passeggeri, una signora con il
figlio minorenne prima hanno appreso di una riprogrammazione per le 21,50 verso
Pisa poi posticipata alle 23 e quindi, una volta atterrati, sono stati condotti
con bus fino all’aeroporto di Firenze.
Sono arrivati a destinazione in piena notte con quasi 7 ore di ritardo e sono stati costretti a raggiungere la città in taxi. Il Giudice di Pace di Mascalucia Antonio Lentulo ha condannato la Vueling al pagamento della somma di 250 euro ciascuno per la compensazione pecuniaria prevista dal Regolamento Comunitario oltre a 55 euro per il taxi. In entrambi i casi le compagnie sono state condannate anche al pagamento delle spese legali dei giudizi.
“I principi fissati dalla Corte di Giustizia Europea in materia di ritardo prolungato continuano ad avere applicazione anche con queste due pronunce” affermano la presidente nazionale di Confconsumatori Maria Colla ed il responsabile Trasporti e Turismo dell’associazione e Presidente di Confconsumatori Sicilia Carmelo Calì, che ha assistito in giudizio i viaggiatori.