La sperimentazione clinica è stata avviata in India nell’ambito del Progetto Strituvad. In tutto saranno reclutati 90 pazienti con tubercolosi e 50 con tubercolosi multifarmaco-resistente
Sarà l’università di Catania a “prevedere”, tramite modelli computazionali, la validità del vaccino terapeutico anti tubercolosi Ruti in via di sperimentazione da parte della Clinical research network India. La casa farmaceutica spagnola Archivel Farma ha ufficialmente iniziato la sperimentazione clinica del suo prodotto. Nei giorni scorsi è stato reclutato il primo paziente da parte dell’All India institute of medical sciences (Aiims) di Nuova Delhi che condurrà gli studi clinici insieme con l’Agartala government medical college di Agartala nei propri centri.
La sperimentazione
La sperimentazione clinica è finanziata congiuntamente nel progetto STriTuVaD dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea e dal Dipartimento di Biotecnologie del governo indiano. Con il reclutamento dei pazienti affetti da tubercolosi e da tubercolosi multifarmaco-resistente e l’inizio della sperimentazione clinica, sarà possibile utilizzare le informazioni dello studio per quantificare l’accuratezza predittiva del framework computazionale “Universal Immune System Simulator for TuBerculosis” sviluppato tra le azioni del consorzio STriTuVaD dal gruppo di ricerca “Combine” dell’università di Catania coordinato dal prof. Francesco Pappalardo.
“Informazioni essenziali”
“Il modello – spiega Pappalardo – permetterebbe di prevedere la risposta individuale di pazienti con tubercolosi attiva al trattamento con nuove terapie. Queste informazioni saranno essenziali nella futura qualificazione regolatoria dei metodi di sperimentazione in silico, un’innovazione dirompente che potrebbe accelerare e ridurre i costi per lo sviluppo di terapie più efficaci per questa malattia ancora oggi mortale”.
“Siamo molto soddisfatti – commenta Olga Rué, amministratore delegato di Archivel Farma – dopo tanti sforzi compiuti da tutti i membri del Consorzio possiamo iniziare questa sperimentazione clinica in ospedali indiani così prestigiosi e in uno dei paesi purtroppo più colpiti dalla malattia da tubercolosi”.