Due uomini riconosciuti colpevoli di aver ucciso a coltellate un pensionato nella sua casa di Cassibile, nel Siracusano, dov'erano entrati per rapinarlo. Dovranno scontare tredici e dieci anni
Sono stati condannati dal gup di Siracusa a 13 e 10 anni di carcere, i due uomini – Emanuele La Boccetta di 53 anni e Salvatore Mollica di 48 anni – accusati dell’omicidio di un pensionato di 75 anni, Giuseppe Amenta, assassinato a coltellate nel corso di una rapina nella sua abitazione di Cassibile (Siracusa), avvenuta il 27 dicembre del 2008.
Il delitto rimase irrisolto per diversi anni, fino a quando le indagini dei Carabinieri sull’omicidio s’incrociarono con le dichiarazioni di Salvatore Mollica che partecipò in qualità di autista e palo, e che accusò La Boccetta di essere stato l’esecutore materiale del delitto: con il pretesto di dover fare una telefonata per un improvviso guasto alla sua autovettura, La Boccetta si fece aprire la porta dell’abitazione dalla vittima, conosciuto da tutti in paese come uomo buono e altruista.
Tra i due scoppiò una colluttazione, il pensionato fu ferito mortalmente con un coltello.
I Carabinieri di Floridia accertarono che La Boccetta evase dal regime degli arresti domiciliari proprio per andare a compiere la rapina assieme al complice, datosi alla latitanza dopo l’omicidio e arrestato a Messina a casa della sorella. (ANSA).