Covid, diminuiscono le restrizioni, tutte le date e le regole - QdS

Covid, diminuiscono le restrizioni, tutte le date e le regole

Covid, diminuiscono le restrizioni, tutte le date e le regole

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lunedì 07 Febbraio 2022

La road map per il ritorno alla normalità segna il via in queste ore. Si parte oggi con la scuola e l'addio all'obbligo della mascherina all'aperto da venerdì prossimo

Super Green Pass con durata illimitata, nuovo sistema per le quarantene (dimezzate a cinque giorni per i non vaccinati) e per le Dad, con gli studenti che torneranno quasi tutti in classe. Addio, poi, all’obbligo delle mascherine all’aperto in zona bianca da venerdì prossimo, quando anche le discoteche potranno riaprire con certificato rafforzato, mascherine (ma non in pista) e capienza al 50 per cento.

La road map per il ritorno alla normalità segna il via in queste ore. Si riparte con prudenza, ma che si stia aprendo “una nuova fase per il Paese” è lo stesso coordinatore del Cts Franco Locatelli ad annunciarlo. Il quale però avverte: “va gestita la riapertura”, con un'”adeguata progressività”. L’ultima misura a cadere sarà probabilmente il certificato verde: ad avviso di Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, bisognerà mantenerlo almeno per tutta l’estate.

Vaccinati e green pass: come cambiano le regole

Capitolo vaccinati e Green pass. Per le regioni italiane rimane la suddivisione in fasce di colore, ma non sono più previsti divieti e restrizioni per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale e vivono in una regione finita “in rosso”. Restano, invece, in vigore le restrizioni per chi ha deciso di non vaccinarsi contro il Covid-19. Per chi possiede il Green pass rafforzato e vive in zona arancione e in zona rossa saranno consentiti spostamenti e attività fino ad oggi vietate.

Rimangono il bollettino quotidiano dei contagi ed il monitoraggio settimanale. Prevista la durata illimitata per il Green pass rilasciato a quanti sono vaccinati o guariti e hanno ricevuto tre dosi, mentre avrà scadenza illimitata del Green pass chi ha effettuato due dosi di vaccino e ha successivamente avuto il Covid. Varrà, invece, 6 mesi il Green pass rilasciato a quanti si sono ammalati di Covid-19 e che, successivamente, si sono sottoposti a due dosi. Coloro che appartengono a questa categoria di persone dovranno fare la terza dose di vaccino per avere la validità illimitata del Green pass. Vale 6 mesi il Green pass per chi ha fatto due dosi, mentre chi è guarito dal virus ma ha deciso di non vaccinarsi avrà il Green pass valido 6 mesi dalla data del primo tampone positivo.

Fino al 10 febbraio vige l’obbligo di indossare le mascherine ovunque, anche all’aperto. Dal giorno successivo, venerdì 11 febbraio, potremo tornare a vedere i volti delle persone poiché decade l’obbligo di indossare la mascherina, che però deve essere tenuta se si sta al chiuso, con differenti modalità.

Il dispositivo di protezione va infatti indossato all’interno di bar e ristoranti solo quando ci si alza dal tavolo. Va invece tenuto sempre se si va al cinema o a teatro (obbligo di Ffp2). L’obbligo vige nelle palestre e nei centri sportivi, solo all’interno delle aree comuni, ma la mascherina si può togliere quando si fa attività sportiva. Rimane l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 su treni, navi, aerei e su tutti i mezzi del trasporto pubblico locale.

Non è prevista la quarantena per i contatti stretti dei positivi con terza dose da meno di 120 giorni: per loro, però, c’è l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per dieci giorni ed il rispetto dell’autosorveglianza.

Dall’11 febbraio si torna a ballare in discoteca

Esultano i gestori delle discoteche ma anche i giovani, che potranno finalmente tornare a scatenarsi in pista. Chi, però, vorrà ballare in piena sicurezza dovrà essere guarito o vaccinato, presentando quindi il Green pass rafforzato.

Se la discoteca è al chiuso, bisognerà indossare la mascherina, a meno che non si stia danzando. Nessun obbligo di mascherina, invece, per le discoteche all’aperto. I proprietari dei locali da ballo dovranno rispettare le norme in tema di capienza: il limite non può superare il 75% per le discoteche all’aperto ed il 50% per quelle al chiuso rispetto a quella massima autorizzata. Altra data fondamentale di questa ‘road map’ delle nuove norme volte ad allentare le misure di contrasto al Covid-19 è martedì 15 febbraio.

Tutti coloro che hanno compiuto 50 anni e che lavorano nel settore pubblico e privato dovranno infatti dimostrare di aver effettuato almeno una dose di vaccino anti Covid-19. Coloro che non sono in regola pagheranno una multa di 100 Euro. Tra le altre sanzioni previste figurano poi la sospensione dal lavoro senza la retribuzione ed il pagamento di una multa da 600 a 1.500 Euro se la persona obbligata al vaccino è colta sul luogo di lavoro priva di Green pass rafforzato. L’entità della sanzione viene raddoppiata se la violazione viene reiterata. Sanzioni previste anche per quanti sono deputati a svolgere i controlli, che corrono il rischio di pagare una multa da 400 a 1.000 Euro.

La fine dello stato d’emergenza e dell’obbligo vaccinale

Il 31 marzo rappresenta una data storica per gli italiani: è infatti il giorno in cui si conclude lo stato di emergenza, in vigore da oltre due anni nel nostro paese. È logico pensare che la decisione del governo arrivi a poche ore dalla scadenza: tutto dipenderà, infatti, dall’andamento della curva epidemiologica e dall’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e nei reparti ordinari degli ospedali. Infine, il 15 giugno, data che prevede lo stop all’obbligo vaccinale per gli over 50, secondo quanto stabilito dal decreto legge di inizio gennaio. Uno stop che riguarda tutte le categorie di lavoratori: dal personale sanitario e dipendenti esterni delle Residenze per anziani (Rsa) al personale scolastico, fino alle forze dell’ordine.

Il 15 giugno termina l’obbligo vaccinale

L’obbligo di vaccinazione per gli over 50 italiani e stranieri residenti in Italia è attualmente previsto fino al 15 giugno 2022. È estesa fino a questa data la vaccinazione obbligatoria per medici, infermieri, personale delle Rsa, personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, nonché della polizia locale. L’obbligo riguarda non solo la doppia dose ma anche la necessità di fare il richiamo perché nel “ciclo vaccinale completo” c’è anche la terza dose.

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