Dal 23 aprile al 23 ottobre l’ex collegio dei Padri Gesuiti ospiterà “Miti, Eroine e Ribelli, tra Caravaggio, Artemisia Gentileschi e Tamara de Lempicka”
NOTO (SR) – Il ventesimo anniversario dell’inserimento di Noto alla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco sarà celebrato con una serie di iniziative culturali di grande spessore.
Tra queste figura anche la mostra dal titolo “Miti, Eroine e Ribelli, tra Caravaggio, Artemisia Gentileschi e Tamara de Lempicka”, un itinerario tutto al femminile, che sarà ospitata, dal 23 aprile al 23 ottobre 2022, nei locali del settecentesco ex collegio dei Padri Gesuiti a Noto oggi ribattezzato “Convitto delle Arti, Noto Museum”.
La mostra, prodotta e organizzata da Gianni Filippini e Florinda Vicari per Mediatica – World Company Ideas, è curata da Pierluigi Carofano e Tamara Cini, e vede il patrocinio del ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana e del Comune di Noto. L’esposizione sarà ufficialmente inaugurata domani alle ore 11.00, nella Sala degli Specchi di palazzo Ducezio, sede del Comune, alla presenza del sindaco di Noto, Corrado Figura, dei produttori, Gianni Filippini e Florinda Vicari, del curatore, Pierluigi Carofano, insieme a Fabio Forti Bernini (proprietario del Caravaggio che sarà esposto), Marco Lodola (artista della luce), Giuliano Grittini (fotografo ufficiale di Alda Merini) e tanti altri prestatori.
L’importante appuntamento cade nel ventennale dell’iscrizione di Noto nella World Heritage List dell’Unesco, capofila delle otto città tardo-barocche (Scicli, Palazzolo Acreide, Militello in Val di Catania, Catania, Ragusa, Modica e Caltagirone) che seppero risorgere all’indomani del terremoto del 1693. Nei locali dell’ex collegio prenderà forma e si snoderà un intrigante, suggestivo e variegato viaggio nel mondo femminile attraverso i secoli.
Donne straordinarie e, per certi versi, avventurose, irriducibili e pasionarie, che seppure provenienti da mondi diversi, con stile, delicatezza, tenacia, ma anche irrequietezza, ostinazione, disobbedienza, ribellione e intraprendenza hanno saputo affrontare nel tempo, e sempre con grande coraggio, innumerevoli e complicate situazioni. I visitatori si troveranno davanti a ritratti di donne che con il loro impegno civile, nel mondo dell’arte e della letteratura, hanno svolto un ruolo determinante e contribuito a scrivere importanti pagine della storia.
In questo singolare percorso sulle orme di donne che hanno rifiutato il ruolo marginale al quale venivano, a volte anche con la forza, relegate, pronte a rinnegare il dominio maschile e a opporsi alle discriminazioni ci si imbatterà in opere di Caravaggio (la “Maddalena Addolorata”, con un inedito documento dell’Archivio di Stato di Roma che getta nuova luce sull’opera), Guercino, Gian Lorenzo Bernini, Tamara de Lempicka, Artemisia Gentileschi, Orazio Gentileschi, Giovanni Boldini, Alessandro Turchi, Francesco Trevisani, Pietro Ricchi, Felice Ficherelli, Frederik van Valckenborch, Giovanni Antonio Galli, Felice Carena, Antonín Procházka, Marco Lodola (con i suoi particolari studi su Evita Peron) e tanti altri artisti.
Una ritrattistica tutta al femminile composta da personaggi virtuosi dei vari tempi, di cui è facile avvertire vita e sentire. Non più schiave di brutali stereotipi, ma artefici dei loro destini.