Questa mattina sul luogo del duplice omicidio è stata deposta una corona d'alloro alla loro memoria. Alla cerimonia presenti, fra gli altri, il segretario del Pd, Enrico Letta; il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; Franco La Torre, figlio di Pio
Era il 30 aprile del 1982 quando il segretario regionale del Pci, Pio La Torre e il suo autista Rosario Di Salvo, furono uccisi per mano mafiosa. 40 anni sono passati, La Torre stava raggiungendo la sede del partito. In piazza Generale Turba una moto di grossa cilindrata affiancò la vettura e fece fuoco uccidendo l’autista e l’esponente politico. Questa mattina sul luogo del duplice omicidio è stata deposta una corona d’alloro alla loro memoria.
Alla cerimonia presenti, fra gli altri, il segretario del Pd, Enrico Letta; il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; Franco La Torre, figlio di Pio. “È un nostro dovere essere qui, è un dovere collettivo del nostro Paese raccogliersi nella memoria di Pio La Torre – ha detto Letta – dobbiamo rendere questo ricordo sempre più forte, lui è riuscito ad indicare il percorso con cui sconfiggere la mafia, il percorso con cui bloccare i beni e le attività economiche. Pio La Torre era una persona di visione e che guardava oltre”.
Lacrime e commozione per il figlio che ricorda così suo padre: “Ho un ricordo bello, i nostri genitori ci hanno educato bene, ci hanno voluto bene, è un grande rimpianto averlo perso”.
Il ricordo del presidente Mattarella
“Il quarantesimo anniversario della morte per mano mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo ci ricorda il loro significativo esempio di impegno civico per le generazioni presenti e future. Il consolidamento della legalità esige il coinvolgimento dei giovani in iniziative che tendano a mantenere viva la memoria dei valori di chi ha pagato con la propria vita la testimonianza prestata per la difesa di radici essenziali della Repubblica, per la difesa della liberà e della giustizia”