Bonus 200 euro. L’agevolazione per far fronte al caro-spesa delle famiglie e viene riconosciuto in un’unica soluzione anche ai pensionati. Il bonus da 200 euro previsto dal dl Aiuti per pensionati, lavoratori dipendenti ed altre categorie, con reddito fino a 35.000 euro verrà pagato “non appena tecnicamente possibile”. Ma quando è la data ufficiale per ricevere il pagamento? A chi spetta o è necessario, per i pensionati, effettuare l’autocertificazione, così come previsto per altri soggetti? Ecco tutte le informazioni utili.
In cosa consiste
Nello specifico, spetta ai soggetti residenti in Italia titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, pensione o assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti e trattamenti di accompagnamento alla pensione. Ne hanno diritto, perciò, tutti coloro che ricevono una pensione di tipo previdenziale, sia diretta che indiretta, inclusa la reversibilità
A chi spetta
Il bonus spetta solo per una prestazione, questo significa che il lavoratore che percepisce anche una pensione, per esempio, riceverà comunque un solo bonus 200 euro e sarà l’Inps a pagarlo.
Oltre ad essere titolari di una delle suddette prestazioni, è necessario soddisfare un requisito economico: il reddito personale avuto nel 2021 deve risultare inferiore a 35 mila euro.
Tale soglia è calcolata prendendo in considerazione tutti i redditi soggetti a Irpef, al netto di contributi assistenziali e previdenziali, con l’esclusione dei trattamenti di fine rapporto comunque denominati; del reddito della casa di abitazione; delle competenze arretrate sottoposte a tassazione separata.
Quando arriva il bonus 200 euro per i pensionati
In Gazzetta ufficiale si legge che i 200 euro di bonus saranno caricati nel cedolino in pagamento venerdì 1° luglio, direttamente dall’Inps.
Per i casi non gestiti da Inps, cosa succede?
Per chi riceve la pensione per trattamenti non gestiti dall’Inps, sarà il casellario centrale dei pensionati a individuare l’ente previdenziale che si farà carico del pagamento dell’una tantum.
Anche nel caso di una persona titolare di due pensioni diverse, sarà l’ente previdenziale a individuare a quale pensione accreditare i 200 euro che spetta per un solo indennizzo.