Maltempo Sicilia, Comuni chiedono lo stato di calamità - QdS

Maltempo in Sicilia, allagamenti e danni: Comuni chiedono stato di calamità naturale

Maltempo in Sicilia, allagamenti e danni: Comuni chiedono stato di calamità naturale

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lunedì 03 Ottobre 2022

Alcuni comuni siciliani, dopo l'ondata di maltempo dello scorso 26 settembre, chiedono un intervento delle autorità per far fronte ai danni provocati dalle forte piogge.

Dopo l’alluvione e l’ondata di maltempo dello scorso 26 settembre, alcuni Comuni in Sicilia chiedono lo stato di calamità. Nel frattempo, anche a Trapani si prevedono degli interventi straordinari per verificare lo stato della rete fognaria.

Sono stati diversi i danni delle bombe d’acqua che si sono abbattute soprattutto sulla Sicilia occidentale, che vanno dalle strade allagate ai disagi per le attività commerciali.

Maltempo in Sicilia, Comuni chiedono stato di calamità

In seguito all’ondata di maltempo della scorsa settimana, numerosi territori hanno richiesto lo stato di calamità. Tra questi c’è il Comune di Erice (Trapani): il sindaco Daniela Toscano ha dichiarato che “le fortissime piogge hanno messo a dura prova sistema fognario, canali, muri di recinzione e impianti di pubblica illuminazione, generando anche allagamenti di vari scantinati e civili abitazioni“.

Una situazione disastrosa che ha spinto l’Amministrazione a chiedere l’aiuto delle autorità nazionali. Simile la situazione nel Comune di Santa Margherita Belice (Agrigento), che ha chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione Siciliana. Il sindaco Gaspare Viola aveva annunciato l’annullamento del “Fico d’India Fest” proprio per i danni provocati dal maltempo.

Anche Mazara del Vallo (Trapani) intende agire chiedendo lo stato di calamità. “L’alluvione ha provocato ingenti danni, molte famiglie hanno perso i propri beni. Ho trovato persone affrante, mortificate, ma con tanta voglia di tornare alla propria vita e ricominciare”, aveva detto pochi giorni fa il sindaco Salvatore Quinci.

Trapani, Comune in azione per verifiche alla rete fognaria

Dopo la bomba d’acqua che nei giorni scorsi si è abbattuta su Trapani, il sindaco Giacomo Tranchida ha firmato l’ordinanza con la quale si prevedono una serie di interventi straordinari per verificare “lo stato di residua funzionalità di fognature e condotte acque bianche”.

Si prevedono controlli in tutte le arterie cittadine. Il primo cittadino, infatti, assicura che lo sforzo del Comune sarà “estremamente dispendioso”, per recuperare decenni di problemi e ritardi.

“Dai primi controlli effettuati, che hanno confermato come le principali caditoie fossero pulite. Sono allo stato emerse criticità solo in via Vespri, dove si è registrato un crollo interno della rete acque bianche”.

Oggi pomeriggio si sono svolti interventi nei pressi del Ccr alla litoranea, registrando una “parziale occlusione alla condotta a mare a causa di maree sabbiose, al pari della zona del porto peschereccio”.

Domani sono in programma altre verifiche in via Marsala e nella zona di piazza Malta.

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