Messina, policlinico Gaetano Martino, pronte le nuove sale di Cardiologia - QdS

Messina, policlinico Gaetano Martino, pronte le nuove sale di Cardiologia

Messina, policlinico Gaetano Martino, pronte le nuove sale di Cardiologia

martedì 13 Dicembre 2022

Ieri l’inaugurazione dei locali alla presenza, tra gli altri, del rettore Cuzzocrea. Stanze e attrezzature all’avanguardia per potenziare fortemente l’offerta sanitaria dell’area peloritana

MESSINA – Un microcosmo di tecnologia e innovazione grazie a un finanziamento regionale di quasi quattro milioni di euro. Sono le nuove sale di Cardiologia interventistica dell’Azienda ospedaliera universitaria Gaetano Martino, inaugurate ieri alla presenza del rettore Salvatore Cuzzocrea e dei vertici della struttura sanitaria.

Il vescovo ausiliario, monsignore Cesare Di Pietro ha presieduto una breve cerimonia religiosa prima della benedizione dei locali. “Abbiamo voluto cambiare il volto della Cardiologia – ha sottolineato il rettore Cuzzocrea – con un esempio virtuoso. Abbiamo non solo un bellissimo reparto all’avanguardia, fino a tre anni fa in una situazione indecente, ma abbiamo camminato, Università e Azienda, di pari passo. Oggi la Cardiologia ha quattro professori ordinari, due nuovi associati, dei ricercatori che sono arrivati, la scuola di specializzazione che avanza, un’ottima sinergia con la cardiologia pediatrica. Il fatto che il Policlinico abbia il suo Trauma center, che si completerà con il nuovo Pronto soccorso e le sale di chirurgia vascolare di prossima inaugurazione, significa molto”.

“Insieme alla Scuola di specializzazione di Cardiochirurgia – ha aggiunto il rettore – e la sintonia con l’Ospedale Papardo, possiamo dire che Messina, nell’ambito cardiovascolare, non avrà nulla da invidiare al resto d’Italia, non solo per le attrezzature ma anche per le risorse umane di grande livello. Spero che Cardiologia possa essere da esempio per tutte le altre aree del Policlinico”.

Nelle nuove sale verranno eseguite coronarografie, angioplastiche, occlusione dell’auricola, chiusura di leaks endovascolari e interventistica extracardiaca, incluso il trattamento in emergenza-urgenza dell’embolia polmonare. La realizzazione delle nuove sale fa parte di un progetto più ampio in cui l’intero secondo piano del padiglione E sarà un’unica piastra dedicata a tutte le specialità connesse alle patologie cardiache. Nella stessa area ci saranno infatti il reparto di Cardiologia, l’Unità di Terapia intensiva cardiologica, l’Emodinamica e gli ambulatori.

Il complesso operatorio e l’Utic in fase di completamento hanno richiesto un investimento di un milione 750 mila euro, mentre 2 milioni 180 mila euro costeranno le due sale di emodinamica. Intanto le due inaugurate avranno già un impatto di rilievo.

“Sono due sale operatorie di ultima generazione – ha spiegato al QdS il professore Antonio Micari, responsabile dell’Uosd di Cardiologia interventistica – altamente tecnologiche, le più moderne al momento presenti da Roma in giù. Miglioreranno la performance e anche il confort dei pazienti. Le strumentazioni permettono di avere immagini dettagliate per cogliere i particolari dei vasi coronarici e consentono anche di anche di ridurre l’assorbimento da parte del paziente e degli operatori delle radiazioni. Hanno inoltre un software avanzato con misurazioni e dettagli che permettono di ottimizzare il trattamento per la cura del paziente”.

“Quelli che si effettueranno – ha aggiunto – sono interventi chirurgici a tutti gli effetti per il 95% delle malattie coronariche e di moltissime anomalie del cuore e dei vasi periferici. Questa struttura era già dotata di sale angiografiche in cui la cardiologia di Messina ha operato finora, è evidente che con questo miglioramento tecnologico ci aspettiamo un ulteriore miglioramento della performance”.

E sulla possibilità di incardinare nuove professionalità ha aggiunto: “Le già esistenti risorse umane faranno dei corsi ad hoc per potere fare funzionare al meglio queste macchine, che hanno un impatto di tecnologia che richiede una conoscenza specifica. L’area è in espansione e si prevederà anche un aumento di personale, ma c’è già quello per potere svolgere la funzione di centro hub per la Cardiologia interventistica”.

Un hub che fa parte di una rete per un continuo confronto con altre esperienze. “Facciamo parte – ha concluso – della Società di cardiologia interventistica. Abbiamo stretti rapporti con le altre Cardiologie universitarie e non, sia cittadine, primo fra tutti l’ospedale Papardo in cui afferiamo al Dipartimento cardiotoracico per l’espletamento di alcune procedure, ma anche con le altre Cardiologia della Sicilia, per creare un network e potere collaborare”.

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