L'aereo militare caduto vicino all'aeroporto di Trapani, uccidendo il capitano Altruda, è esploso in volo? Le prime ricostruzioni della Procura.
L’Eurofighter dell’Aeronautica militare precipitato ieri sera vicino allo scalo Birgi dell’aeroporto di Trapani, causando la morte del pilota, il capitano Fabio Antonio Altruda, sarebbe esploso in volo.
Questo è quanto si apprende dalle prime ricostruzioni della tragedia, effettuate dalla Procura di Trapani che indaga sul caso. Sono diverse le ipotesi su quanto accaduto, da un guasto del caccia al possibile cambiamento repentino del vento.
Eurofighter precipitato a Trapani, possibile che sia esploso in volo
Secondo la prima ricostruzione della tragedia, attualmente al vaglio degli inquirenti, l’aereo dell’Aeronautica Militare sarebbe esploso in volo. Poi sarebbe precipitato “a velocità ridotta” a poco più di “-3 km dalla pista di atterraggio”.
Questa versione non è ancora confermata, ma aggiunge qualche dettaglio sullo schianto costato la vita al giovane capitano Altruda, 33 anni, originario di Caserta. Anche l’Aeronautica Militare, che ha espresso – assieme a tutte le istituzioni regionali e internazionali – il proprio cordoglio alla famiglia della vittima, indaga sull’accaduto.
L’addio dell’Aeronautica
L’Aeronautica Militare ha voluto dedicare al capitano 33enne un ultimo saluto sui social. In un messaggio si legge: “Cieli Blu Fabio! 💙 Un grande dolore ha stretto il cuore di tutti noi, abbiamo sperato fino all’ultimo di ricevere una buona notizia. Tutta l’Aeronautica Militare, a partire dal Capo di Stato Maggiore Gen. S.A. Luca Goretti esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia, agli amici e ai colleghi del 18° Gruppo Volo di cui il capitano Fabio Antonio Altruda faceva parte”.
“L’Aeronautica Militare, anche in onore di Fabio, continua a portare avanti i propri compiti di difesa dello spazio aereo nazionale e Nato. Un pilota non muore mai, vola solo più in alto“.
Immagine di repertorio