Il Partito democrtatico accusa il governo regionale di ritardi nel piano rifiuti e chiede al presidente e all'assessore di riferire.
“I ritardi del governo regionale nella definizione e nell’attuazione del piano rifiuti non possono essere pagati con i soldi dei sicilani che vedono aumentare in modo vertiginoso le tasse locali. Diamo pieno sostegno alla protesta dei sindaci siciliani contro l’aumento delle tariffe per il conferimento dei rifiuti in discarica che passano da 107 a 380 euro a tonnellata, un aumento che comporterà un forte innalzamento della Tari con un inevitabile impatto negativo sui cittadini e sulle imprese della nostra regione. Chiediamo dunque al presidente Schifani ed all’assessore Di Mauro di riferire sullo stato di attuazione del piano regionale dei rifiuti ed in particolare sulla realizzazione degli impianti che in Sicilia ancora oggi mancano”. Lo dice Mario Giambona, parlamentare regionale del Pd che insieme con gli altri deputati del gruppo del Partito Democratico all’Ars ha presentato una interrogazione rivolta al presidente della Regione Renato Schifani ed all’assessore all’Energia Roberto Di Mauro.
“In Sicilia si pagano costi di gran lunga superiori rispetto alle altre regioni italiane per lo smaltimento dei rifiuti che, sempre più spesso, vengono ‘spediti’ all’estero. Questa situazione – aggiunge Giambona – non è più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale poiché il costo sempre più alto per il conferimento dei rifiuti ricade inevitabilmente sui cittadini che vedono aumentare di anno in anno la Tari, così come denunciano i sindaci e gli amministratori locali. Non si può ulteriormente rinviare una decisione sul piano regionale per i rifiuti che preveda la realizzazione degli impianti necessari, ad iniziare da quelli per il trattamento e la valorizzazione della differenziata a quelli per lo smaltimento del percolato e dei fanghi da depurazione, fino agli impianti di valorizzazione energetica. Bisogna inoltre avviare una azione immediata ed incisiva non perdere le risorse del Pnrr destinate alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti, anche perché la Sicilia è attualmente fanalino di coda nella ‘classifica della differenziata’ essendo l’unica regione italiana a non superare la soglia del 50% di riciclaggio”.
“Ci aspettiamo dal presidente Schifani e dal governo regionale una posizione chiara – conclude Giambona -e soprattutto ci aspettiamo risposte concrete ai sindaci siciliani impegnati in una battaglia in difesa dell’ambiente ed a tutela dei cittadini e delle attività commerciali ed imprenditoriali che sono messe a serio rischio da aumenti delle tariffe che potrebbero rivelarsi insostenibili”.