Quando sarà possibile richiedere il Bonus psicologo 2023? Quali saranno i beneficiari? Ecco tutte le novità per l'anno in corso.
Che fine ha fatto il Bonus psicologo 2023? Se lo continuano a chiedere molti cittadini che vorrebbero usufruire del beneficio anche per l’anno in corso. Al momento, infatti, l’INPS non ha fornito nuove indicazioni per quanto riguarda le modalità di accesso per l’agevolazione nel 2023, limitandosi soltanto a illustrare le informazioni relative alle domande relative al 2022.
Bonus Psicologo 2023, ancora tutto fermo
L’ultimo aggiornamento, sul portale dell’Istituto di previdenza, risale alla scorsa estate e non è ancora possibile presentare richiesta per l’attuale agevolazione. Per quest’anno, infatti, ancora nulla sembra essere stato deciso.
Tutto è rimasto fermo alle parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale a inizio 2023 aveva annunciato che per le nuove richieste si sarebbe dovuto attendere il mese di giugno 2023, in concomitanza con l’approvazione del decreto attuativo. Ebbene, siamo giunti a luglio e del testo che avrebbe dovuto regolamentare il Bonus psicologo 2023 non ve n’è ancora traccia.
Bonus psicologo 2023, cos’è
Il Bonus psicologo è una misura finalizzata al sostegno delle spese connesse alle sedute di psicoterapia. Il finanziamento è stato introdotto per la prima volta dal Governo Draghi nel dicembre 2021, in piena crisi pandemica da Covid-19.
A partire dal 2023, il Bonus psicologo diventerà strutturale. Pertanto, la misura sarà permanente e i richiedenti potranno presentare domanda annualmente. Al momento, però, non sono ancora note le modalità di accesso e i criteri di assegnazione per l’anno in corso.
Bonus psicologo 2023, le novità
Di certo, tuttavia, vi sono le novità – abbastanza stringenti – che verranno applicate con la successiva misura. Per l’anno in corso il Governo Meloni ha destinato fondi fino a 5 milioni di euro, con i beneficiari che potranno avere diritto fino a 1.500 euro di contributo.
Fino al 2022 per il Bonus Psicologo ogni richiedente avrebbe potuto contare su una somma massima di 600 euro. A questo aumento, però, fa da contraltare la stretta posta dall’esecutivo Meloni riguardo la disponibilità economica complessiva elargita a favore dei cittadini.
Fino allo scorso anno, infatti, lo stanziamento era di 25 milioni di euro. A conti fatti, per quest’anno le risorse sono state ridotte dell’80%. Il taglio ha generato non poche polemiche tra i cittadini che vedranno assottigliarsi le possibilità di accesso al contributo. Già nel 2022, infatti, le richieste accettate erano state 41mila su 395mila, vale a dire il 10% circa di quelle presentate dai potenziali beneficiari.
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