L'analisi di Rentola, portale web che si occupa di immobiliare, per analizzare la vivibilità dei luoghi
Cosa succederebbe in Sicilia se scoppiasse una invasione zombie? Una prospettiva surreale ma che, dopo anni in cui crisi mondiali inaspettate hanno colpito l’intero emisfero, dal Covid alla crisi energetica a seguito della guerra in Ucraina, oggigiorno forse più nessuno si sente di scartare categoricamente. Una condizione paradossale utilizzata da Rentola, portale web che si occupa di immobiliare, per analizzare la vivibilità dei luoghi. Gli indicatori presi in considerazione sono diversi: dal tasso di criminalità alla densità di popolazione, dal numero di persone che lavorano nel settore sanitario al tasso di mortalità, dagli spazi verdi e terreni disponibili per le coltivazioni al numero di alloggi e i trasporti. In base ai diversi indicatori, suddivisi in vulnerabilità, scorte, sicurezza, nascondigli e mobilità, è stata stilata una graduatoria per provincia, e la Sicilia, secondo i dati raccolti, si pone proprio a metà della classifica nazionale.
Messina tra le province peggiori nelle quali vivere
Messina si trova al quarto posto tra le peggiori province nelle quali vivere in caso di apocalisse zombie, con risultati ampiamente insufficienti in tutte le categorie di indicatori analizzati, se non in quello della sicurezza, in cui raggiunge un ottimo risultato. Bisogna scendere al 56esimo posto per trovare Palermo, ancora sotto la sufficienza, e al 63esimo posto per Caltanissetta. Poco sotto Agrigento, che viene penalizzata da una netta stroncatura in termini di alloggi e aree verdi, e Siracusa, anche in questo caso in penuria di soluzioni abitative e spazi naturali. Al 75esimo e 76esimo posto Ragusa ed Enna, entrambe deficitarie in termini alloggi e sicurezza.
Nella top 25
Al contrario Catania si trova al 23° per miglior vivibilità in Italia, preceduta al 22° da Trapani. La cittadina etnea però pecca di un deficit in termini di alloggi e aree verdi. Quella trapanese invece si segnala, anche in questo caso, un problema di alloggi ma anche poca sicurezza.
Ravenna è la città più sicura in Italia
Secondo gli studi di Rentola, Ravenna si piazza al primo posto come la provincia più anti-zombie d’Italia. Le tre posizioni più basse spettano a Milano e dintorni, con Varese fanalino di coda. Anche alcune aree del Centro-Sud sarebbero a rischio: Teramo (n. 98), Napoli (n. 102) e Roma (n. 105). Proprio la capitale è uno dei luoghi più vulnerabili in Italia. Quattro delle migliori dieci province si trovano invece a nord-est della penisola. Province come Trieste, Belluno, Reggio Emilia, oltre a Ravenna, ottengono punteggi piuttosto buoni in varie categorie, soprattutto per la loro posizione territoriale: da un lato, il confine naturale delle Alpi proteggerebbe dalle minacce a Nord, mentre il mare Adriatico farebbe da scudo per gli zombie provenienti da Sud-Est.