Una "rivoluzione" per il porto di Palermo, inaugurato il nuovo waterfront.
Una giornata importante per Palermo che comincia a rivivere in connessione con il suo mare: un nuovo waterfront, il Palermo Marina Yachting, è stato inaugurato dall’autorità portuale della Sicilia Occidentale, nella persona del suo presidente Pasqualino Monti, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, del sindaco Roberto Lagalla e del presidente della Regione, Renato Schifani.
“Il porto di Palermo costituisce la sintesi di una città, della sua economia, del suo sviluppo e della formazione di maestranze – ha dichiarato Schifani – Essa è una rete di luoghi, di innesti e cuciture fra costa e città. Quella che si inaugura oggi non è solo un’importante infrastruttura, frutto di sinergia fra le istituzioni in cui la Regione Siciliana ha fatto la sua parte. Crediamo fortemente che l’Isola possa rafforzare il suo fulcro sul fronte dei trasporti. Soprattutto in un momento come questo nel quale il Mediterraneo deve affrontare una nuova crisi rappresentata dal conflitto in Israele. Stato a cui va tutta la nostra solidarietà. Quel che è certo è che i siciliani potranno guardare a quest’area con rinnovata speranza per il futuro”.
Palermo Marina Yachting, la moderna infrastruttura
L’infrastruttura riguarda un’area di intervento di 40mila metri quadrati, 7000 mq occupati dal laghetto urbano, 30 milioni di investimento e meno di due anni di lavori. Uno storico tratto della costa cittadina, che da sempre rappresenta un luogo di interazione tra la città e il porto, è stato in tal modo sottratto al degrado e “popolato” di funzioni e di usi a carattere urbano.
“I lavori sono state realizzati da imprese del territorio, che hanno utilizzato fondi europei, per cui questa giornata a Palermo dà ottime speranze, questo è un inno alla vita, al “si può fare” – ha dichiarato Salvini – È quello su cui stiamo lavorando per unire il Paese dal Nord al Sud, infatti, il Ponte nello Stretto si inserisce in questo contesto, perché è un diritto dei siciliani essere collegati con il resto d’Italia. Tanti gli investimenti che si stanno facendo in merito, abbiamo previsto un pacchetto di 65 miliardi di euro di investimenti tra Sicilia e Calabria. L’opera di oggi mi dà la forza e la voglia di andare avanti”.
“Da oggi – ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale – su quest’area si muoveranno almeno due milioni di persone ogni anno: possiamo affermare che il raccordo tra porto e centro storico è ormai assicurato e l’obiettivo di ritrovare nel mare un elemento di identità è stato sostanzialmente realizzato. Adesso i simboli e i valori di questo spazio sono diventati la cultura, la fantasia, il gioco, il loisir, la difesa del mare, l’esposizione delle eccellenze del Made in Sicily, attorno al motore del luogo, ovvero il Castello a Mare, valorizzato e pronto a incrementare l’offerta culturale cittadina. Ma oltre al presidio archeologico, c’è la fontana artistica con la sua acqua in movimento, c’è il piccolo teatro che guarda Monte Pellegrino, ci sarà il museo multimediale della città. Un bel salto di qualità, non c’è dubbio, trattandosi non solo di un cambiamento sull’area a mare, ma soprattutto di una vera e innovativa idea di città a forte impatto, con spazi aperti che consentono di immergersi completamente nell’esperienza marittima. Un nuovo quartiere che tutti dobbiamo impegnarci a salvaguardare”.