Palermo, superata l'emergenza al cimitero Rotoli: cosa succede

VIDEO | Superata l’emergenza al cimitero di Palermo. Lagalla: “Gli strumenti c’erano già dal 2020”

VIDEO | Superata l’emergenza al cimitero di Palermo. Lagalla: “Gli strumenti c’erano già dal 2020”

Mauro Seminara  |
giovedì 15 Febbraio 2024

Azzerato il numero delle salme a deposito che aveva superato la soglia di 1.300 bare accatastate

Per la seconda volta in pochi mesi il sindaco di Palermo ha dato appuntamento alla stampa al cimitero di Santa Maria dei Rotoli per illustrare le attività svolte in ambito aree cimiteriali insieme all’assessore ai Servizi cimiteriali Salvatore Orlando. La linea di interventi, ampia e trasversale, riguarda tutti i settori di cimiteri, in particolare quello dei Rotoli, che versavano in condizioni di innegabile degrado causato non soltanto dalla trascuratezza. Alla trascuratezza del luogo non si può infatti imputare la realizzazione abusiva di 74 loculi adesso demoliti.

Lagalla: utilizzati strumenti già esistenti per superare l’emergenza

“Probabilmente un problema di organizzazione, probabilmente un problema di volontà, che non trovato le dovute convergenze”, dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla al Quotidiano di Sicilia aggiungendo: “Di certo noi abbiamo utilizzato quegli strumenti che dal 2020 erano nelle mani di tutti i comuni e che dalla fine dell’emergenza Covid hanno necessitato di una continuazione di tipo commissariale; per il resto abbiamo orientato le risorse che erano originariamente destinate ad una ipotesi non perseguibile di una nuova area cimiteriale in area periferica di Palermo e le abbiamo orientate a tutti gli interventi di riqualificazione strutturale e funzionale dei cimiteri attualmente esistenti”.

Azzeramento delle salme a deposito

Il numero di operazioni cimiteriali cui fa riferimento Roberto Lagalla per la funzionalità in superamento dell’emergenza preesistente sono di fatto importanti: nell’anno commissariale 2023 sono 7.663 le operazioni tra esumazioni e inumazioni nei campi, estumulazioni e tumulazioni, cremazioni dentro e fuori comune. Le cremazioni seguono adesso una media di tre al giorno con il ripristino del vecchio forno crematorio, al quale si affiancherà prossimamente un secondo impianto crematorio i cui lavori sono già stati affidati. Gli effetti dell’azione del commissario di governo, attribuiti allo stesso primo cittadino, si sono visti con maggiore chiarezza sul numero di salme a deposito. A gennaio dello scorso anno, le salme a deposito avevano raggiunto la quota di oltre 1.300, riducendosi poi progressivamente fino a quota zero nel mese di giugno dello scorso anno. 

Dall’emergenza bare ad un sistema stabilmente efficiente

Sulla questione degli strumenti utilizzati dall’amministrazione Lagalla per risolvere il degrado in cui versavano alcune aree cimiteriali, intervistato dal Quotidiano di Sicilia ha rimarcato il concetto anche l’assessore ai Servizi cimiteriali Salvatore Orlando. “Noi abbiamo intanto eliminato l’emergenza bare, abbiamo seppellito le salme che erano in attesa da troppi anni e abbiamo ridato decoro a questo cimitero”, ha spiegato l’assessore affermando che, alla luce degli interventi esposti alla stampa nella sala che è stata destinata alle cerimonie di commiato laiche, ritiene di poter affermare che complessivamente è stata data “prova di buona amministrazione”. Ringraziato il governo nazionale per la nomina di commissario al sindaco Roberto Lagalla, consentendo di poter accelerare alcune procedure, Salvatore Orlando ha quindi ribadito che queste prerogative erano già in mano ai sindaci dal 2020 al 2022 “perché la famosa ‘circolare Speranza’ dava a tutti i comuni d’Italia la possibilità di fare quello che ha fatto Lagalla come commissario straordinario”.

Interventi strutturali per superare rischi di nuove emergenze

“Noi guardiamo avanti, faremo il nuovo forno, faremo l’ampliamento a Santa Maria di Gesù, e stiamo provando a lasciare la città in condizioni tali da non poter ripiombare più nell’emergenza”. Questo quindi l’obiettivo del periodo commissariale spiegato dall’assessore Salvatore Orlando. A tale scopo hanno contribuito dirigenti comunali ma anche l’Università di Palermo con la sua facoltà di architettura per il censimento, l’elaborazione dei dati ed infine anche un lavoro encomiabile di fotografia e catalogazione dell’intera area cimiteriale dei Rotoli che prossimamente sarà accessibile anche virtualmente mediante Google Street Wiew. Per la visione in tempo reale invece è stata installata una rete di 42 videocamere direttamente collegate alla sala operativa della Polizia Municipale che potrà quindi garantire la sicurezza all’interno dell’area cimiteriale e prevenire future nuove opere abusive o illecito abbandono di rifiuti.

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