Roberto Lagalla: il bilancio dei primi sei mesi da sindaco - QdS

Roberto Lagalla: il bilancio dei primi sei mesi da sindaco

Francesco Sanfilippo

Roberto Lagalla: il bilancio dei primi sei mesi da sindaco

Francesco Sanfilippo  |
mercoledì 04 Gennaio 2023

Ieri il primo cittadino ha illustrato le iniziative avviate per mettere in sicurezza i conti del Comune e rilanciare l’azione amministrativa. Riflettori anche su emergenza cimiteri e viabilità

PALERMO – “Questo è il punto di arrivo di un percorso amministrativo che è durato più di qualche mese, ma, certamente, è il trampolino con cui ripartire e dare contentezza finanziaria e gestione amministrativa corrente al Comune nel corso del 2023. Sarà un anno che sarà segnato dalla definizione del Piano di riequilibrio subito dopo la firma dell’accordo con lo Stato e dal nuovo bilancio 2023-2024”. Così ieri mattina il sindaco Roberto Lagalla ha anticipato i prossimi obiettivi dell’Amministrazione, in occasione di una conferenza stampa che ha fatto il punto sui primi sei mesi di sindacatura.

Il sindaco non ha risparmiato dati e dichiarazioni sui più disparati problemi che affliggono la città da anni e ha prospettato alcune delle riforme che puntano a rendere migliore il capoluogo siciliano. Il punto di partenza è una riorganizzazione della burocrazia comunale: in vigore dal 9 gennaio: “La Giunta ha già approvato il nuovo organigramma e la rotazione dei dirigenti è già avvenuta. Abbiamo disposto l’assunzione di undici nuovi dirigenti tecnici entro questo mese. Il nuovo funzionigramma del Comune si attiverà dal lunedì prossimo ed è chiaro che avrà un suo periodo di rodaggio”.

Una riorganizzazione ritenuta necessaria per recuperare e stabilizzare la situazione finanziaria del Comune e a proposito del Patto con lo Stato e del Piano di riequilibrio, il sindaco ha precisato: “I 180 milioni alimentano e finanziano il Patto con lo Stato, che è cosa diversa dal Piano di riequilibrio. Il Patto è alimentato dai 180 milioni cui si aggiungono i 40 milioni per il 2024, alcune economie rese possibili dalla legge finanziaria per 12 milioni di euro nel 2023, mentre il Piano di equilibrio è quell’insieme di azioni che consentiranno di procedere in autonomia e sicurezza finanziaria tra il contributo dello Stato e un miglior assetto dei conti del Comune”.

“Si continua a dire – ha aggiunto – che il Piano di equilibrio è ancora quello della precedente amministrazione: è vero. Non vi abbiamo messo mano tranne che per sterilizzare un aumento di circa 50 milioni di euro dell’Irpef che i cittadini palermitani avrebbero dovuto pagare nel 2022. I cittadini non pagheranno l’aumento dell’Irpef e abbiamo già previsto con una possibilità di totale sterilizzazione l’annullamento di oltre i quattro/quinti dell’Irpef previsto nel 2023”.

Oltre alle criticità finanziarie, però, in città ci sono ancora tante emergenze da risolvere, prima fra tutte quella cimiteriale: “A oggi – ha spiegato Lagalla – contiamo 1.080 bare insepolte. Sono tante, ma abbiamo assicurato degli arrivi che ci sono stati nel corso di questi mesi, riducendo il numero iniziale. Ci siamo resi conto dell’inevitabile lentezza dei processi con le regole ordinarie, motivo per cui Governo e Protezione civile nazionale hanno ritenuto di dover accogliere la nostra proposta di commissariamento, che durerà fino al31 dicembre 2023. Durante quest’anno, intendiamo operare per assicurare la sepoltura delle bare rimaste e mettere la struttura dei Rotoli in condizione di migliore agibilità per implementare gli spazi cimiteriali di pertinenza comunale”.

Infine, la questione viabilità: dagli interventi sul ponte Corleone, la cui stabilizzazione dei pilastri e l’allargamento della carreggiata sono già stati finanziati, al rafforzamento delle linee tramviarie con l’ampliamento della linea B e con il congiungimento con la C per completare il circuito cittadino.

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