Allarme siccità in Sicilia, la parola a Coldiretti: l'intervista - QdS

La siccità in Sicilia “non è emergenza ma stato strutturale”: l’allarme di Coldiretti

La siccità in Sicilia “non è emergenza ma stato strutturale”: l’allarme di Coldiretti

Roberto Pelos  |
venerdì 01 Marzo 2024

Il problema che determina la crisi dell'agricoltura per Coldiretti è molto chiaro: "Non può esserci nessuna strategia comune, non si comprende il dramma che attraversiamo".

“Non può esserci nessuna strategia comune, nessuna azione coordinata, nessuna condivisione”. È quanto si legge in uno stralcio di un comunicato di Coldiretti Sicilia riguardo a un incontro svoltosi recentemente: “La siccità – si legge ancora – non è più un’emergenza ma uno stato strutturale determinato dalla situazione paradossale delle dighe che quando si riempiono devono essere svuotate perché non collaudate, dallo spreco dalle strutture fatiscenti e non ultimo da un commissariamento dei consorzi che dura da oltre 30 anni”.

“Si ha la sensazione – prosegue il comunicato – che non si comprenda il dramma che sta attraversando e attraverseranno gli agricoltori e gli allevatori della Sicilia e per questo Coldiretti stamani ha lasciato l’incontro con il commissario e il direttore del consorzio di Bonifica della Sicilia occidentale”.

L’emergenza siccità in Sicilia, la parola a Coldiretti Palermo

A tal proposito il Quotidiano di Sicilia online ha intervistato Giuseppe Marsolo, vicedirettore di Coldiretti Palermo. “Ѐ un momento molto difficile per le aziende agricole e che risente di problemi atavici in Sicilia, che riguardano sia il commissariamento dei consorzi che la gestione delle dighe che non sono collaudate, non hanno la capacità di invaso che dovrebbero avere e quindi, in un’annata del genere risentiamo parecchio del fatto che non abbiamo scorte idriche”.

“Perché, – prosegue Marsolo – se gli invasi fossero stati collaudati e fosse stata attuata un’adeguata programmazione, oggi, malgrado la siccità ci troveremmo con degli invasi sicuramente maggiormente pieni e potremmo affrontare la stagione irrigua con più tranquillità, mentre così invece ci troviamo a non avere accumulato nulla e anche se in qualche parte della Sicilia dovessero abbondare le piogge, cosa che speriamo, rischiamo di dover buttare l’acqua a mare e avere carenza in altre zone, dove piove di meno”.

“Questo, ovviamente, – sottolinea ancora il vicedirettore di Coldiretti Palermo – non consentirà ad alcuna azienda di poter impiantare ortive, quindi a discapito del reddito dell’agricoltura stessa, col rischio di non avere acqua per potere mantenere in vita le piante pluriennali”.

Stanziati 13 milioni di euro per le reti irrigue del palermitano

“Tredici milioni a disposizione del Consorzio di bonifica 2 di Palermo per avviare la manutenzione straordinaria delle infrastrutture irrigue del comprensorio Dagale-Renelli, che comprende i territori dei Comuni di Poggioreale, nel Trapanese, e di Contessa Entellina e Monreale, in provincia di Palermo. Li ha stanziati il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. L’intervento è necessario alla luce del deterioramento degli impianti”. Questo si legge in un comunicato della Regione.

Contro l’emergenza siccità “la strada è ancora lunga”

Al vicedirettore di Coldiretti Palermo abbiamo chiesto:

È un finanziamento che vi soddisfa?

“È un finanziamento che sistema una parte delle condotte, poi altri finanziamenti e altri progetti sono in itinere, però la strada è molto lunga perché quasi tutte le condotte sono fatiscenti e avrebbero bisogno di manutenzione straordinaria, alcune di rifacimento, altre condotte sarebbero da realizzare e occorrerebbe programmare il lavoro nei vari invasi per aumentare la capacità di invaso”.

In quanto tempo vi attendete dei risultati in termini di ammodernamento degli impianti?

“Questo è difficile da sapere, perché i consorzi sono commissariati e sono loro a conoscere il cronoprogramma. A noi arrivano notizie, a volte non attendibili e a volte incomplete”.

Quali altri interventi vi attendete dalle istituzioni?

“Ci attendiamo intanto degli interventi nell’immediato perché c’è una situazione critica per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico anche per gli allevamenti perché bisogna garantire l’acqua agli animali, occorre capire se bisognerà produrre fieno o basteranno le scorte attualmente disponibili. Ci attendiamo poi la riforma dei consorzi di bonifica che aspettiamo da più di trent’anni. Questo Governo aveva promesso che dal primo gennaio saremo partiti col nuovo assetto dei consorzi di bonifica per tornare alla democrazia della gestione dei consorzi, ma non vediamo ancora questo provvedimento legislativo. E poi ci attendiamo una programmazione per potere aumentare la capacità d’invaso affinché i periodi di siccità come questo diventino facilmente gestibili e non si corra sempre dietro all’emergenza”.

600 euro anche per le aree della piana di Catania

Un altro comunicato regionale parla di “un contributo straordinario di 600mila euro dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura in favore del Consorzio di bonifica 9 di Catania per la realizzazione di due linee di pompaggio provvisorie che consentano di attingere alle acque del lago di Lentini, nel Siracusano. L’obiettivo è “garantire l’approvvigionamento idrico alle aree circostanti che ricadono nella Piana di Catania”.

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