Quali sono le lauree più richieste nei prossimi 5 anni? La top 3

Quali sono le lauree più richieste nei prossimi 5 anni? La top 3 dei percorsi disciplinari

Quali sono le lauree più richieste nei prossimi 5 anni? La top 3 dei percorsi disciplinari

Redazione  |
martedì 23 Luglio 2024

Per quanto le lauree abbiano tutte lo stesso valore, ce ne sono alcune che apriranno più porte, dunque daranno maggiori opportunità.

Il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere nel recente report “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine” afferma che tra il 2024 e il 2028, quasi 4 posti di lavoro su 10 saranno rivolti a personale con un titolo di studio di livello terziario. Quindi non solo università, ma anche ITS Academy e “accademie” equiparate. E dunque, quali sono le lauree più richieste nei prossimi 5 anni?

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Purtroppo o per fortuna, ad oggi per avere maggiori opportunità lavorative è, infatti, necessario possedere il titolo di studio della laurea. Per quanto, però, le lauree abbiano tutte lo stesso valore, ce ne sono alcune che apriranno più porte, dunque daranno maggiori opportunità.

Il fabbisogno occupazionale

Le stime per il quinquennio 2024-2028 indicano, dunque, che circa il 40% del fabbisogno occupazionale, equivalente a circa 1,2-1,3 milioni di lavoratori, riguarderà personale in possesso di una formazione terziaria. Un dato che si fa ancora più significativo se messo a paragone con il recente passato: esaminando i dati ISTAT risulta che nel 2022 i lavoratori in possesso almeno di una laurea rappresentavano solo il 24% degli occupati.

Gli unici che potrebbero fare meglio sono giusto i diplomati tecnico-professionali, i quali sono attesi da 1,4-1,7 milioni di posti di lavoro, corrispondenti al 46% delle offerte totali. Mentre i diplomati liceali, al momento, sembrano quasi spacciati: mediamente appena il 4% delle occupazioni (120-145 mila unità) sarà dedicato a quanti si fermeranno dopo questo titolo.

Quali sono le lauree più richieste nei prossimi cinque anni?

Spesso, chi si trova a dover scegliere l’università si chiede quali siano le lauree più richieste. Sul podio troviamo le tre macro aree: economico-statistiche, medico-sanitario e istruzione e formazione. Oltre, naturalmente, alle materie STEM (tecnico-scientifiche), con ingegneria in cima.

Tra i percorsi STEM quelli che spiccano di più in termini di fabbisogno atteso sono gli indirizzi ingegneristici, che oscillano tra le 36 e le 41mila unità all’anno. Da questo calcolo è esclusa l’ingegneria civile, analizzata a parte e per la quale si prevede l’assorbimento di circa 13-15 mila persone all’anno. Mentre l’ambito strettamente scientifico, a cui fanno capo matematica, fisica, informatica dovrebbe attestarsi sulle 12-14 mila nuove unità lavorative annue.

Ma è tra le discipline non STEM si registrano i numeri più alti in termini prospettici: a guadagnarsi il primato sono le discipline economico-statistiche, con un fabbisogno compreso tra le 44mila e le 50mila persone all’anno. A grande sorpresa, al secondo posto troviamo l’insegnamento e la formazione, comprese le scienze motorie, che possono contare su una previsione poco più bassa (42-45 mila unità). Al terzo posto c’è poi l’indirizzo medico-sanitario, con le sue 38 mila unità annue. Non male nemmeno le performance potenziali dell’area giuridica e politico sociale (27-28 mila assunzioni annue previste).

Focus sulle variabili

Una variabile da non sottovalutare quando si parla di quali sono le lauree più richieste nei prossimi cinque anni è quello che concerne il rapporto tra la domanda e l’offerta dei laureati. Se mettiamo a confronto l’offerta (ovvero i lavoratori) con la domanda espressa dal sistema nello stesso periodo di previsione, emergono alcune problematiche. Si evidenzia un vero e proprio “mismatch”, ovvero un mancato allineamento: mentre in alcuni ambiti si registrerà una carenza di offerta, in altri sarà presente un surplus di laureati.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017