L'uomo è accusato di aver commesso due rapine, di cui una con lesioni personali aggravate, nonché di un furto con destrezza.
Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa in data 17 luglio 2024 dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale, nei confronti di
· IACELA Irina Nikola (classe 1997)
in quanto gravemente indiziato, in esito agli elementi acquisiti, della commissione di due rapine, di cui una con lesioni personali aggravate, nonché di un furto con destrezza.
Le indagini
Le indagini, coordinate da questo Ufficio ed eseguite dalla Sezione II Criminalità Straniera e Prostituzione della locale Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire in relazione all’attuale fase del procedimento, in cui non si è pienamente realizzato il contraddittorio con le parti ed in cui non è ancora consentito l’intervento della difesa, elementi che hanno consentito al G.I.P. di avallare le ipotesi accusatorie e che dimostrerebbero come il predetto soggetto, in un periodo compreso tra marzo e maggio 2024, avrebbe consumato, in un’area limitrofa alla Stazione Centrale, i reati contestatigli: il primo dei quali risale alla sera del 27 marzo u.s., quando due uomini, avvicinati da un soggetto di palese provenienza dell’est europa, venivano, al fine di sottrarre un telefono cellulare, reiteratamente colpiti con pugni, riportando entrambi lesioni e rendendo necessario per il più giovane il trasporto in ospedale; il secondo dei quali si colloca pochi giorni dopo, vittima una donna, distratta con un pretesto, da un soggetto straniero, abbigliato da donna, nell’atto in cui si accingeva ad entrare in chiesa per assistere ad una messa e poi derubata con destrezza di un telefono cellulare, custodito nella tasca del giubbotto; il terzo ed ultimo dei fatti di reato commesso in una tarda serata di fine maggio, in danno un uomo, sorpreso nell’atto di rincasare, allorché dopo essere stato avvicinato con il pretesto di far accendere una sigaretta, da un soggetto di origine straniera, indossante abiti femminili, veniva da questi improvvisamente afferrato per i capelli e per il collo, subendo nel corso della colluttazione, la sottrazione del telefono cellulare. Dall’analisi delle denunce, tutte presentate alla Polizia di Stato, previa chiamata del Numero Unico di Emergenza 112, venivano rilevate, in base all’attenta visione dei filmati registrati dai sistemi di video-sorveglianza presenti nella zona e sulla scorta dei dettagliati racconti delle parti offese , importanti analogie nelle modalità operative dei suindicati fatti delittuosi, permettendo così di risalire all’odierno indagato, un ventisettenne di origini bulgare, peraltro già noto alle forze dell’ordine, in quanto già sottoposto a misura cautelare per altri fatti reato
Scatta il carcere
Il Giudice per le indagini preliminari, in conformità alla richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, con valutazioni che dovranno trovare conferma allorché, come legislativamente previsto, verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, ha quindi disposto nei confronti di IACELA Irina Nikola, l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, ordinanza eseguita dalla Squadra Mobile, mediante notifica presso la Casa Circondariale L. Bodenza di Enna, ove, in forza di precedente ordinanza, il medesimo si trovava già ristretto per altra causa.
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