Tolleranza zero contro i reati ambientali: denunciati padre e figlio

Tolleranza zero contro i reati ambientali: denunciati padre e figlio dai Carabinieri nel Catanese

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Tolleranza zero contro i reati ambientali: denunciati padre e figlio dai Carabinieri nel Catanese

Redazione  |
domenica 11 Agosto 2024

L’attività dei Carabinieri ha scongiurato il rischio che a quella raccolta e gestione irregolare dei rifiuti seguisse il loro smaltimento illecito

Proseguono serrati i controlli della Compagnia Carabinieri di Randazzo volti a prevenire e reprimere la commissione di reati ambientali sul territorio della provincia, nel solco delle iniziative promosse dal Comando Provinciale di Catania.

In tale contesto, i militari dell’Aliquota Radiomobile di Randazzo hanno denunciato due persone, padre e figlio, per “attività di gestione di rifiuti diversa da quella autorizzata e formulario di identificazione dei rifiuti mancante o contenente dati incompleti o inesatti, in concorso tra loro”.

Le scoperte dei carabinieri

In particolare, intorno alle dieci di mattina, mentre la gazzella stava perlustrando le vie del centro del comune medievale, si è accorta del passaggio di un autocarro, con a bordo due persone, che aveva il cassone carico di oggetti.

Insospettiti, i militari hanno così deciso di fermare il mezzo per un controllo, identificando l’autista, un 58enne catanese, e il figlio di anni 23, ai quali hanno chiesto di esibire la prevista documentazione per quel tipo di trasporto.

I due, però, avevano un formulario contenente dati parziali o inesatti, che non corrispondevano a quanto invece stavano trasportando. E’ infatti subito saltata agli occhi dell’equipaggio, la commistione di rifiuti pericolosi e non pericolosi, trasportati alla rinfusa, senza le opportune precauzioni.

La successiva verifica dettagliata del carico, ha poi confermato che tra i rifiuti vi erano in effetti un televisore di vecchia generazione con tubo catodico, una dozzina di batterie intrise di olii e acidi, vari organi meccanici di derivazione automobilistica ed  altro ancora.

La denuncia a padre e figlio

Per tali motivi, padre e figlio sono stati denunciati mentre il furgone, e l’intero carico, sono stati sequestrati per ulteriori accertamenti da parte del personale specializzato dell’Agenzia Regionale per la Protezione ambientale (ARPA).

L’attività dei Carabinieri ha scongiurato il rischio che a quella raccolta e gestione irregolare dei rifiuti seguisse il loro smaltimento illecito, un reato che influisce in modo elevato sul tasso d’inquinamento del suolo e dell’atmosfera, soprattutto quando si tratta, come in questo caso, di rifiuti speciali.

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