Decreto Sanzioni 2024, fattura elettronica in ritardo: cosa succede

Decreto Sanzioni 2024, ecco cosa succede se la fattura elettronica viene inviata in ritardo

Decreto Sanzioni 2024, ecco cosa succede se la fattura elettronica viene inviata in ritardo

Redazione  |
mercoledì 09 Ottobre 2024

Conseguenze in caso di mancato rispetto degli obblighi

Per tutti coloro che sono titolari di una partita iva la fatturazione è diventata obbligatoria e nel caso di omessa emissione sono previste delle sanzioni che hanno subito delle modifiche con il decreto entrato in vigore dal 1° settembre 2024. Prima di entrare nei dettagli bisogna innanzitutto specificare che la fattura elettronica è essenzialmente un documento fiscale che ha la funzione di riportare tutti i dati relativi alle operazioni effettuate. Specificato questo aspetto risulta altrettanto importante specificare che le emissioni delle fatture possono avere diverse scadenze, ma se queste ultime non vengono rispettate possono essere presi dei provvedimenti.

Decreto Sanzioni 2024, cosa succede in caso di mancata emissione della fattura elettronica

L’obiettivo del decreto Sanzioni è allineare le sanzioni Iva a quelle applicate in Unione Europea ed evitare sanzioni eccessive rispetto al “fatto” commesso. Prima dell’attuale riforma il mancato invio della fattura elettronica prevedeva una sanzione dal 90% al 180% dell’imposta dovuta. Adesso l’articolo 6 del decreto specifica che “chi viola gli obblighi inerenti alla documentazione e alla registrazione di operazioni imponibili ai fini dell’imposta sul valore aggiunto ovvero all’individuazione di prodotti determinati è punito con la sanzione amministrativa del 70% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio”.

Nel caso in cui dalla mancata emissione della fattura non sia derivata una violazione di obblighi dichiarativi, ad esempio nel caso dei forfettari che non presentano la dichiarazione Iva e versano solo l’imposta sostitutiva, si applica una sanzione da 250 euro a 2000 euro.

Decreto Sanzioni 2024, il Ravvedimento operoso

Nel caso in cui i diretti interessati non dovessero porre rimedio ad eventuali errori entra in gioco il cosiddetto ravvedimento operoso, con il contribuente che ha la possibilità di rimediare all’omissione volontariamente ottenendo una riduzione delle sanzioni. Naturalmente devono essere versate le imposte dovute. La sanzione per il tardivo invio della fattura elettronica dipende dal tempo che intercorre tra il momento in cui la fattura doveva essere emessa e il tempo in cui si provvede.

Le sanzioni per fattura emessa in ritardo con ravvedimento sono:

  • Entro i primi 14 giorni riduzione della sanzione a 1/10, con una sanzione dello 0,1% giornaliero del valore dell’imposta più gli interessi giornalieri calcolati sul tasso di riferimento annuale;
  • Tra 15° e 30° giorno riduzione della sanzione a 1/10;
  • Dal 31° giorno al 90° giorno, riduzione a 1/9;
  • Il ravvedimento operoso tardivo con invio fattura elettronica oltre 90 giorni ma entro il termine di invio per la dichiarazione dell’anno successivo, prevede l’applicazione di una sanzione pari a 1/8 del minimo edittale;
  • Dopo il termine di invio della dichiarazione Iva dell’anno successivo, sanzione pari a 1/7;
  • Dopo aver ricevuto un avviso di violazione, sanzione pari a 1/5.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017