Dopo la lunga serie di drammatici eventi registrati lungo l'arteria stradale catanese, la popolazione chiede soluzioni. E tu, cosa ne pensi? Esprimi la tua opinione nel sondaggio del QdS.
La circonvallazione di Catania è diventata un covo di pericoli, tra alta velocità e assenza di un sovrappasso pedonale che tuteli le persone che viaggiano a piedi lungo l’affollata arteria. Dopo il dramma della studentessa investita la scorsa domenica, esattamente un anno dopo la morte della 18enne Chiara Adorno, e l’ennesima tragedia avvenuta in strada nella notte e costata la vita a un motociclista 26enne, i cittadini chiedono risposte decise sulle misure da mettere in atto per rendere più sicuro un tratto di strada.
E tu, cosa ne pensi? Ripristinare il sottopasso pedonale è necessario?
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Circonvallazione di Catania e sovrappasso pedonale, il parere del sindaco Trantino
Il caso di Hannah, la studentessa travolta sulla circonvallazione di Catania un anno dopo Chiara Adorno, ha riacceso la polemica pochi giorni fa. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, si è espresso sulla vicenda e ha respinto le accuse – apparse sui social e nel dibattito pubblico – relative alla mancata installazione del sovrappasso pedonale dopo l’incidente avvenuto circa un anno fa. La popolazione, però, assistendo all’ennesima scia di sangue chiede soluzioni.
Il primo cittadino di Catania Enrico Trantino ha commentato in un lungo post: “Ci rimproverano di non avere realizzato il sovrappasso di cui si parlò dopo la morte di Chiara. L’attraversamento in cui si è verificato l’evento di ieri non c’entra nulla con quello in cui è avvenuto l’incidente lo scorso anno. Su quest’ultimo, su parere unanime dei tecnici, abbiamo ritenuto sufficiente l’installazione dei t-exspeed e l’illuminazione delle strisce al momento del verde pedonale (…) Questo non significa che non possa accadere nulla, come l’esperienza di ieri ci ha dimostrato (…). Ma è fuorviante parlare del sovrappasso, in passato rimosso da altra amministrazione (ma in effetti non utilizzato da nessuno), come soluzione a tutti i mali”.
Il commento del sindaco, però, non è stato sufficiente a placare i dibattiti animati sulla sicurezza stradale in una città come Catania, al primo posto in Sicilia e al terzo in Italia per tasso di mortalità in incidenti, purtroppo sempre più abituata ad assistere al ferimento o perfino alla morte di cittadini di tutte le età a causa dei pericoli della strada.
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