A lanciare l'allarme è l'ultimo Rapporto Zoomafia 2024, che sottolinea come gli autori dei reati contro gli animali siano sempre più numerosi (e anche più giovani). Ecco i dati.
Corse clandestine di cavalli, traffico di cuccioli, combattimenti tra animali, bracconaggio, macellazioni clandestine, abusi e maltrattamenti di ogni genere su esseri indifesi. C’è di tutto nell’ultimo Rapporto Zoomafia 2024 realizzato dall’osservatorio nazionale della LAV, la Lega Antivivisezione, e presentato in Sicilia, a Palermo, venerdì scorso.
Scende sempre di più l’età di chi commette i reati, aumentano il numero delle denunce e delle indagini aperte nelle Procure siciliane.
Rapporto Zoomafia 2024, il quadro della Sicilia
Dall’analisi dei dati forniti dalle Procure, emerge che la regione ha visto l’apertura di almeno 705 fascicoli nel 2023, un numero che rappresenta circa l’8,15% del totale nazionale. Le province di Palermo, Messina (+47,06% sul 2022) e Catania si confermano tra le più colpite da questi reati.
La Sicilia è quindi una delle regioni italiane nelle quali si commettono più reati nei confronti degli animali. Catania, quarta assoluta in Italia con 179 procedimenti e 69 indagati, è tra le città finite sotto la lente d’ingrandimento. Ma non va meglio nelle altre province dell’Isola, dove si evidenzia una diffusione dovuta anche a un’assenza di pene certe e più pesanti per chi commette queste crudeltà.
Non è un caso se il 66,13% dei ragazzi indagati a livello nazionale per reati contro gli animali viva nel Meridione. Rispetto al 2022, i procedimenti a carico sono aumentati del 64% (da 25 a 41) e gli indagati del 114% (da 29 a 62).
In questo approfondimento QdS considera dove vengono commessi i reati e cosa dicono i numeri del Rapporto Zoomafia 2024 in Sicilia. I dati, che fanno riferimento all’anno 2023, sono stati raccolti attraverso le denunce presentate su un campione di 13 delle 20 procure siciliane (sintetizzati nella tabella in basso).
Corse clandestine di cavalli: una piaga che persiste
Le corse clandestine di cavalli rappresentano una delle attività criminali più diffuse e difficili da contrastare nell’Isola. I fatti di cronaca provenienti tanto da Catania quanto da Palermo e Messina, evidenziano come questo fenomeno, particolarmente radicato tra i ceti meno abbienti, coinvolga non solo animali sfruttati e maltrattati, ma anche un sistema complesso di scommesse illegali che alimenta un mercato nero fiorente per la criminalità organizzata.
Il Rapporto Zoomafia rivela che, solo nel 2023, la Procura per i Minorenni di Palermo ha indagato su cinque persone coinvolte in casi di corse clandestine, evidenziando come questo reato continui a essere un grave problema sociale e legale. Corse che rappresentano non solo una forma di sfruttamento brutale degli animali, ma anche un simbolo del controllo territoriale esercitato dalla criminalità organizzata. Le scommesse illegali e il doping degli animali sono all’ordine del giorno, mentre le autorità locali faticano a contenere un fenomeno che gode di una certa complicità sociale e, a tratti, anche da parte della poco attenta politica.
Maltrattamenti, abusi e uccisioni
Nel 2023, al Tribunale per i Minorenni di Catania sono stati registrati quattro procedimenti con cinque indagati per maltrattamento di animali. Situazione analoga a Palermo e Messina, dove si sono avviate indagini simili. Questo dimostra come il fenomeno sia diffuso in tutta la regione, con pratiche che spaziano dal maltrattamento domestico all’uso di animali in attività criminali.
Un altro aspetto preoccupante emerso dal Rapporto Zoomafia è l’uccisione di animali, spesso perpetrata con crudeltà e in un contesto di totale impunità. A Palermo, nel 2023, la Procura ha aperto due procedimenti per casi di uccisione di animali, evidenziando una brutalità che sembra non conoscere limiti. Molte di queste azioni violente sono legate a vendette personali o rituali che rafforzano l’autorità criminale in alcune comunità.
Rapporto Zoomafia 2024, Sicilia: i dati per provincia
Catania
Catania emerge come la provincia più colpita da fenomeni di zoomafia in Sicilia, con numeri significativamente superiori rispetto ad altre aree dell’Isola. Nel 2023, sono stati registrati 7 procedimenti per maltrattamenti (art. 544bis), 72 procedimenti e 35 indagati per corse clandestine di cavalli (art. 544ter). Ma anche 24 procedimenti per combattimenti tra animali (art. 544quater). Tutti aspetti che si ricollegano non solo allo sfruttamento di animali, ma soprattutto alla diffusione capillare in città della criminalità organizzata.
Palermo
Anche Palermo presenta un quadro preoccupante, con 6 procedimenti per maltrattamenti (544bis) e 25 per corse clandestine. Sono stati segnalati 19 procedimenti e 25 indagati per reati legati all’abbandono di animali (art. 727). Stando al Rapporto LAV, Palermo risulta essere un hotspot per le corse clandestine, un fenomeno che coinvolge non solo gli animali, ma anche un complesso sistema di scommesse illegali.
Messina
Sistema che si verifica anche a Messina, città che si distingue per un alto numero di procedimenti e indagati, in particolare per reati legati ai maltrattamenti (544bis) con 3 procedimenti e 12 indagati, e per le corse clandestine con 19 procedimenti e 28 indagati. Anche qui emerge una connessione tra criminalità organizzata e zoomafia: non sono rare le corse di cavalli organizzate tra i rioni di Giostra, Camaro, San Filippo e, in passato, in bellavista addirittura sulla litoranea.
Ragusa
Nel 2023, Ragusa ha registrato 4 procedimenti per maltrattamenti e 5 per corse clandestine di cavalli, anche qui con un incremento rispetto agli anni precedenti. Ragusa rappresenta uno dei territori in cui la pressione criminale legata agli animali è in aumento, anche se con numeri inferiori rispetto a Palermo e Catania.
Siracusa, Trapani e Caltanissetta
Numeri in crescita anche a Siracusa, con 3 procedimenti per maltrattamenti e 12 per corse clandestine. Anche Trapani si trova a dover fronteggiare un numero significativo di crimini legati agli animali con 2 procedimenti per maltrattamenti e 7 per corse clandestine. Sempre 2 e con 2 indagati i procedimenti avviati anche a Caltanissetta.
I casi di Enna e Marsala
In altre città siciliane come Enna e Marsala, le cui Procure hanno reso disponibili i dati per il Rapporto Zoomafia 2024, i numeri restano in linea con quelli dell’Isola. A Enna sono stati segnalati 4 procedimenti per maltrattamenti e uno per corse clandestine, a Marsala si sono verificati 2 procedimenti per maltrattamenti e 3 per corse clandestine.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
In foto una delle ultime operazioni contro le corse clandestine di cavalli