Seconda edizione dell’appuntamento che vede insieme politici e associazioni per il rilancio della città. Un momento importante per recuperare credibilità e aumentare la consapevolezza
SIRACUSA – Trovare buone prassi e progetti collaborati di città, che mostrino il loro “volto migliore” per trasformarsi in modelli di sviluppo organico a livello regionale. È questo l’obiettivo di Siracusa Hub del Mediterraneo, appuntamento giunto alla seconda edizione in pochi mesi, che ha visto succedersi per tre giorni esponenti dell’amministrazione regionale, rappresentanti delle sigle sindacali, accademici, startupper, filosofi e mediatori culturali all’interno dell’Antico Mercato di Ortigia.
“È un momento importante per la città, per recuperare credibilità e per aumentare la consapevolezza – spiega il deputato regionale e promotore di Siracusa Hub Giovanni Cafeo -. Ritengo queste iniziative siano utili per far porre delle domande, oltre che dare delle soluzioni. Sia in questa edizione che nella precedente si è manifestata l’esigenza di dover insistere sulla via del dibattito e alzare il livello delle tematiche trattate. Di sperimentare vie nuove e paradigmi nuovi, pensando anche a quel che la politica siciliana non è riuscita ad affrontare”.
La Sicilia è un brand fortissimo nel turismo, così come è via di passaggio obbligatoria per la circolazione delle risorse energetiche verso il resto dell’Europa e nel Mondo, tuttavia vive ad esempio un rapporto contraddittorio con l’industria della raffinazione (ad Augusta la Esso è stata acquisita dall’algerina Sonatrach). La Sicilia può essere protagonista dei più grandi processi di cambiamento che stanno interessando l’area mediterranea, come la via della Seta, ma per far questo dovrebbe anche pensare di “rompere” con alcuni dogmi che vedono come primarie solo alcune infrastrutture, quelle presenti su Catania e Palermo.
Come evidenziato dal palco di Siracusa Hub del Mediterraneo, non è corretto dire che il sistema regionale non sia produttivo, ma che servono nuove sinergie per renderlo competitivo. Per fare questo non può più essere un alibi additare la politica locale come unico colpevole, ma chiedersi cosa le forze produttive del territorio possono fare per avviare una progettazione, in collaborazione, che rivaluti l’intero contesto locale e poi regionale.
Sicilia Hub del Mediterraneo può essere fucina di idee in una città, quella aretusea, che è sintesi della sicilianità. Ed infatti. “La promozione va fatta per l’intero territorio e non solo per le singole città – ha spiega l’onorevole Giovanni Cafeo -. Mi piacerebbe ci fosse un quadro politico che ci mettesse nelle condizioni di esportare queste esperienze dal livello cittadino a livello regionale”.
Twitter: @ChiaraBorzi