A Gela è ancora caos sugli incarichi legali - QdS

A Gela è ancora caos sugli incarichi legali

Liliana Blanco

A Gela è ancora caos sugli incarichi legali

martedì 19 Maggio 2020

La situazione è stata denunciata dal centrodestra e portata all’attenzione dell’opinione pubblica. Il primo cittadino chiarisce: “Farò sentire la mia voce e lo farò in maniera forte”

GELA (CL) – Terremoto politico in città dopo la pubblicazione dell’incarico in favore della nipote del sindaco Lucio Greco in qualità di Giudice di Pace. A ruota sono venuti fuori sei incarichi affidati dal primo cittadino e la situazione è stata duramente criticata dall’opposizione.

Il centrodestra ha denunciato i fatti, corredandoli di documenti per sottoporli alla pubblica opinione: “Una questione delicata e incresciosa – hanno sottolineato – ma che merita di essere approfondita, vagliata e garantita dalla massima trasparenza. Gli incarichi legali fiduciari che il sindaco Lucio Greco ha autorizzato a undici mesi dalla sua elezione rappresentano un costo che grava sul Comune, e sui cittadini, in favore degli incaricati che dovrebbero difenderlo in giudizio, come ogni altro assistito, con il più fedele patrocinio. Solo nelle favole e nelle promesse elettorali abbiamo sentito il lontano profumo dell’onestà, della trasparenza, della ‘turnazione’ o della ‘rotazione’ degli incarichi degli iscritti nell’apposito albo”.

“In uno dei sei incarichi conferiti alla nipote del sindaco in meno di un anno – hanno aggiunto dal centrodestra – Paola Greco, figlia del fratello del sindaco, deve difendere il Comune contro un avversario di ‘famiglia’, il cugino Mario Greco, il figlio del sindaco. Per meglio intendere, il figlio del primo cittadino fa causa contro il Comune di Gela, chiedendo un risarcimento per la sua assistita e l’Amministrazione pensa bene di contrastare la pretesa e, sostanzialmente, di difendere i propri diritti nominando quale suo difensore, Paola Greco, la cugina di Mario Greco, la nipote del sindaco. Il dubbio della liceità professionale, politica, deontologia di tutti i soggetti interessati sorge spontaneo”.

Le accuse mosse dal centrodestra non hanno però turbato più di tanto Greco, il quale ha replicato in maniera lapidaria: “La vicenda – ha affermato – va chiarita su due piani: uno di tipo amministrativo e l’altro di tipo prettamente politico. Prima interverranno il segretario comunale e il dirigente del settore: saranno loro a chiarire la vicenda sul piano tecnico giuridico. Successivamente farò sentire la mia voce e la farò sentire in maniera forte, perché da tutti posso ricevere lezioni di moralità, ma non da chi è implicato in vicende giudiziarie di estrema delicatezza”.

“È un colpo basso – ha concluso – che verrà chiarito in tutti i suoi aspetti e in tutte le sedi. Lo devo a tutte le persone perbene che in questa città, fortunatamente, rappresentano ancora la stragrande maggioranza”.

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