A Vizzini attivata la nuova Stazione elettrica di Terna

A Vizzini attivata la nuova Stazione elettrica di Terna: consentirà pieno sfruttamento energia

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A Vizzini attivata la nuova Stazione elettrica di Terna: consentirà pieno sfruttamento energia

Redazione  |
martedì 20 Dicembre 2022

La stazione è stata equipaggiata con soluzioni tecnologiche all’avanguardia che permettono di migliorare l’efficienza del processo di trasformazione dell’energia e di ridurre il rumore generato

È entrata in esercizio la nuova Stazione elettrica di Terna a Vizzini, in provincia di Catania. Si tratta di un’opera che permetterà di incrementare la capacità di trasmissione nell’area e consentire così il pieno sfruttamento dell’energia proveniente dai numerosi impianti di produzione di energia rinnovabile presenti. Grazie al nuovo impianto sarà, inoltre, possibile aumentare la sicurezza degli scambi e ridurre le emissioni climalteranti. L’infrastruttura è stata collegata alla rete elettrica nazionale attraverso l’elettrodotto a 380 kV ‘Paternò-Chiaramonte Gulfi’ e quattro elettrodotti aerei a 150 kV, il primo dei quali, denominato ‘Vizzini-Mineo’, è entrato in esercizio a inizio dicembre. La stazione è stata equipaggiata con soluzioni tecnologiche all’avanguardia che permettono di migliorare l’efficienza del processo di trasformazione dell’energia e di ridurre il rumore generato.

In aggiunta, Terna si impegnerà a eseguire una serie di interventi di mitigazione per migliorare l’inserimento dell’opera nel contesto territoriale. In particolare, i muri perimetrali e degli edifici di Stazione avranno colorazioni specifiche in armonia con l’ambiente e nel rispetto delle prescrizioni ministeriali. L’opera, per la quale è stato previsto un investimento di oltre 50 milioni di euro, è stata quasi interamente finanziata dal dipartimento Energia della Regione siciliana attraverso il programma Fesr Sicilia 2014-2020. Il progetto è frutto di una lunga e proficua attività di confronto tra il gestore della rete elettrica nazionale, la Regione siciliana, le Province e i Comuni coinvolti. Una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie da parte dei ministeri competenti, i lavori sono stati avviati e, nonostante la complessità geomorfologica del sito, l’opera è stata completata in meno di due anni, in anticipo rispetto ai piani.

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