Abolizione Reddito di Cittadinanza, protesta a Catania - QdS

Abolizione Reddito di Cittadinanza, a Catania monta la protesta: “Poveri visti come criminali” – FOTO e VIDEO

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Abolizione Reddito di Cittadinanza, a Catania monta la protesta: “Poveri visti come criminali” – FOTO e VIDEO

Giuliano Spina  |
lunedì 19 Dicembre 2022

La possibile abolizione del Reddito di Cittadinanza viene vista come un rischio per numerose famiglia. A rischio particolare gli indigenti.

Tanta rabbia da parte dei manifestanti per una misura che rischia di essere revocata dall’attuale Governo italiano. È stato questo il leitmotiv del sit-in di protesta di stamattina a Catania contro l’abolizione del Reddito di Cittadinanza.

Presenti i vertici della Usb Federazione per il Sociale Catania, le associazioni, le organizzazioni studentesche, Emiliano Abramo presidente della Comunità di Sant’Egidio etnea e la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Josè Marano.

Revoca Reddito di Cittadinanza rischio per molte famiglie

Il corteo è partito poco dopo le 10 da piazza Roma, con punto di raccolta davanti all’ingresso della villa Bellini a causa dei lavori di rifacimento della piazza ancora in corso, ed è proseguito per un breve tratto di viale Regina Margherita per poi svoltare lungo la via Etnea.

I manifestanti hanno sottolineato durante le diverse fasi del corteo come l’abolizione del Reddito di Cittadinanza metta sul lastrico diverse famiglie in cui sono presenti disoccupati e come le persone che saranno private di questa fonte di sostentamento rischino seriamente di ricorrere alla violenza tipica della malavita organizzata.

“Abolizione Reddito è attacco a povertà”

Davide Cadili dell’Associazione Disoccupazione Zero e Orazio Vasta della Federazione Usb per il Social Catania illustrano gli elementi principali di questa protesta. Il primo si concentra sull’attuale situazione occupazionale nel capoluogo etneo e su come la preoccupazione da parte dei percettori del sostegno sia tanta.

“Siamo qui oggi per manifestare a difesa del Reddito di Cittadinanza e di politiche attive sul lavoro e per averlo qui in Sicilia dove è impossibile non averlo sottopagato e privo di diritti. Togliere l’unica fonte di sostentamento per alcune persone secondo noi è un’azione criminale che potrebbe un giorno portare a delle violenze. Mentre noi davamo i volantini per questo corteo abbiamo notato come molte persone siano preoccupate per la possibile assenza del Reddito di Cittadinanza che potrebbe alimentare la microcriminalità e la violenza in città”.

Il secondo parla a nome delle persone indigenti, che vengono addirittura criminalizzate, e come il reddito di cittadinanza abbia sostenuto diverse famiglie durante il periodo pandemico.

“Oggi c’è una manifestazione indetta da giovani per protestare contro il tentativo del Governo di tagliare, manomettere o limitare il Reddito di Cittadinanza. È un grave errore politico, ma anche un vero e proprio attacco a tutto ciò che significa povertà, perché nel nostro Paese la povertà è diventata un crimine. Gli sfrattati, i senzatetto e i senza lavoro diventano dei criminali e il reddito viene criminalizzato. Il reddito non è la soluzione al problema. Però nel periodo della pandemia ha sostenuto tante famiglie”.

Marano: “Vogliono togliere la più grande misura di dignità della storia”

La deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Josè Marano, sottolinea il proprio sostegno al fianco dei manifestanti del reddito perché esso rappresenta la più grande misura di dignità della storia.

“Oggi sono qui al fianco dei percettori del reddito perché esso è la più grande misura di dignità della storia della Repubblica Italiana fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Ha dato la dignità a tantissime persone, disoccupati e padri di famiglia, che in questi anni hanno avuto la possibilità di portare un piatto di pasta ai propri figli. La Meloni vuole distruggere questa forma di sostentamento. Una violazione di dignità”.

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