Abusivismo, il Consiglio dei Ministri impugna sanatoria in Sicilia - QdS

Abusivismo, il Consiglio dei Ministri impugna sanatoria in Sicilia

Abusivismo, il Consiglio dei Ministri impugna sanatoria in Sicilia

venerdì 24 Settembre 2021

Lo afferma Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia: "Ennesima sberla al Parlamento siciliano". La legge era stata approvata dal parlamento regionale

“Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la sanatoria votata dall’Ars sugli abusi compiuti nelle aree sottoposte a vincolo relativo. Un’altra, l’ennesima sberla al Parlamento siciliano.

Il tempo delle sanatorie è finito e bisogna tutelare il paesaggio. Adesso l’assessore Cordaro si impegni a ripristinare la legalità”, afferma Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

L’INTERVENTO DI LEGAMBIENTE

“Lo avevamo detto e scritto più di un anno fa in una lettera aperta ai tutti i deputati regionali di non approvare questa norma anticostituzionale, già cancellata dalla Corte costituzionale, dannosissima perché alla fine legittima altri abusi edilizi. – aggiunge – Ma non siamo stati, ancora una volta, ascoltati e l’Ars è stata di nuovo mortificata”.

Per Legambiente: “Bisogna che finalmente il legislatore regionale prenda atto che il tempo è cambiato e non sono più ammissibili e accettate sanatorie. Dovrebbe invece occuparsi di come preservare meglio, di più e in modo concreto le nostre bellezze paesaggistiche”.

“E dopo questa ennesima brutta figura del più antico parlamento d’Europa, soprattutto a causa dell’insistenza dell’assessore Cordaro, conoscendo le sue nobili motivazioni, sicuramente non elettoralistiche, nel proporre e nel difendere questa norma, ci aspettiamo che adesso lo stesso assessore si adoperi con decisione e abnegazione nel risolvere il problema di tutti quei siciliani che, dopo aver compiuto un abuso edilizio e svanita la prospettiva della sanatoria, dovranno mettere a posto le carte e ripristinare la legalità nei loro immobili. È la sfida che gli lanciamo”, conclude.

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