Il mondo celebra il primo passo verso la pace a Gaza, il via alla prima fase dell’accordo ideato dagli Stati Uniti e l’entrata in vigore del cessate il fuoco sulla Striscia: la notizia è naturalmente protagonista, da oltre 24 ore, delle prime pagine della stampa e dei siti web nazionali e internazionali, con reazioni che spaziano dall’ottimismo e dall’esaltazione della figura di Donald Trump – decisiva per arrivare ai negoziati degli ultimi giorni – allo scetticismo su una tregua che prima di diventare pace definitiva dovrà ancora superare il dibattito su questioni di rilievo che spaziano dal futuro riconoscimento della Palestina alla ricostruzione di Gaza.
Nonostante le tante domande ancora senza risposta, oggi a Gaza è il giorno dei festeggiamenti e – al tempo stesso – della memoria di tutti coloro che hanno perso la vita. E la stampa nazionale ed estera prende in considerazione l’uno e l’altro aspetto, la speranza, il ricordo, le preoccupazioni per il futuro.
Pace a Gaza, le prime pagine della stampa italiana dopo l’accordo
A dominare le prime pagine dei quotidiani italiani è la speranza, da Il Resto del Carlino che sceglie il titolo “Due popoli, una speranza” a La Stampa che in prima pagina scrive “Gaza, il mondo crede alla pace“. C’è chi ha dato un volto più politico alla tregua raggiunta, come Il Fatto quotidiano che parla di “Pax trumpiana” o Il giornale e Libero che scelgono rispettivamente un più generale “La destra ferma la guerra” e “Sinistra sotto un Trump”. La Repubblica invece, punta sulla necessità di porre uno stop al business delle armi titolando “Pace a Gaza, ora stop alle armi”. Infine, il Corriere della Sera sceglie un titolo abbastanza neutrale ma propone anche un editoriale che pone l’accento sui punti ancora da risolvere e un’analisi critica del periodo complesso che si è appena aperto (“Promesse e incognite“).
La stampa statunitense
L’accordo di pace per Gaza è ormai passato alla storia come il “piano di Trump“. Non sorprende, quindi, che anche la stampa statunitense stia dedicando ampio spazio al risultato raggiunto nelle scorse ore. E alla persona che, in qualche modo, sembra averlo permesso. La domanda principale? Se Trump – con questo accordo – possa raggiungere l’ambito Nobel per la Pace.
Il New York Times mette insieme – nella prima pagina dell’edizione cartacea – “Joy, relief and worry” (Felicità, sollievo e preoccupazione), tre sensazioni che, per quanto in apparenza contrastanti, rappresentano le due anime di Gaza in questo momento. “With Trump pressing for peace, Netanyahu adapts to new political reality” (Con Trump che pressa per la pace, Netanyahu si adatta a una nuova realtà politica) è il titolo dell’analisi del The Washington Post. Il più filo trumpiano New York Post, invece, sceglie un ottimista “Joy&Peace” (Gioia e pace) per la sua copertina di oggi, sottolineando come Israele e Hamas abbiano accettato “la tregua di Trump“.
Come reagisce il resto del mondo
Anche il mondo arabo ha avuto un ruolo fondamentale nella fase dei negoziati. Arab News nella prima pagina di oggi sottolinea il sostegno dei Paesi arabi al piano di Trump, mentre le pagine web di Al Jazeera – che hanno seguito tutto il conflitto in diretta negli ultimi due anni – lasciano spazio alle domande sul futuro di Gaza, sulla complessa smilitarizzazione dell’area, sulla potenziale fragilità della tregua, sui punti ancora da discutere e sul ritorno degli sfollati della Striscia.
Celebra la pace a Gaza e il piano trumpiano anche Le Figaro, che in prima pagina scrive “Israele-Gaza: Donald Trump apre la strada per la pace”, mentre sulla martoriata terra di guerra si concentra El País con il titolo “Gaza raggiunge la fine della guerra”. Anche la stampa britannica commenta il risultato ottenuto con la tregua tra Israele e Hamas. The Times rende protagonista Trump scrivendo in prima pagina “Trump festeggia l’arte di (creare) l’accordo per la ‘pace perpetua’”, così come il Daily Mail mette una foto di Trump in primo piano accompagnato da un “Benedetto sia il creatore di pace”. Anche il Daily Telegraph sceglie una foto di Trump in prima pagina con la citazione “Abbiamo la pace in Medio Oriente”. Le foto dei festeggiamenti a Gaza, invece, animano la prima pagina del The Guardian. Nella speranza che, naturalmente, segua una pace effettivamente duratura.
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