L’ex sindaco di Messina e leader di “Sicilia Vera” e “Sud chiama Nord”, Cateno De Luca, insieme ai gruppi parlamentari, ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Lo ha annunciato nelle scorse ore lo stesso De Luca parlando dalla Commissione Bilancio attraverso i propri canali social, incolpando l’ex presidente del Senato di avere “svenduto la Sicilia agli interessi unilaterali dello Stato Italiano”.
De Luca: “Accordo con Roma senza condivisione di Giunta”
La mozione di sfiducia parte dalle modalità attraverso le quali la Regione Siciliana ha stipulato il recente accordo con il Governo di Roma per la ricezione, in via forfettaria e a titolo definitivo, della somma di 200 milioni di euro per l’anno 2022 al fine di correggere i conti.
Secondo De Luca, la stipula dell’accordo Stato-Regione sarebbe stata decisa “senza alcuna condivisione della sua Giunta e questo ovviamente è grave. Non c’è nessuna delibera di Giunta dove viene anche motivato il vantaggio della Regione Siciliana” a sottoscrivere l’accordo.
De Luca: “Regione rinuncia a 9 miliardi di crediti per 200 milioni”
“Secondo questo accordo la Regione Siciliana rinuncia a circa 9 miliardi di crediti – prosegue De Luca – e in cambio ha 200 milioni di euro per cercare di mettere una pezza alla sentenza della Corte dei Conti riguardante la mancata parifica del rendiconto 2020“.
“In commissione abbiamo costretto Falcone a presentare un emendamento soppressivo” di un articolo che prevedeva un’entrata di 200 milioni di euro senza una legge che la prevedeva. “La legge è ancora in discussione a Roma e quindi questi 200 milioni ancora non esistono. Se va bene se ne parla a fine anno”, sottolinea ancora l’ex primo cittadino di Messina.
“Non si può assolutamente condividere questa scelta di inaudita gravità di Schifani, che mortifica e tradisce il popolo siciliano e oltraggia l’Autonomia della nostra Regione”, ha sottolineato ancora De Luca.

