Aci Bonaccorsi, differenziata all’80% e niente palazzoni nella “Svizzera etnea” - QdS

Aci Bonaccorsi, differenziata all’80% e niente palazzoni nella “Svizzera etnea”

Aci Bonaccorsi, differenziata all’80% e niente palazzoni nella “Svizzera etnea”

domenica 21 Marzo 2021

Intervista a Vito Di Mauro, sindaco di Aci Bonaccorsi, la sola città della provincia inserita tra i Comuni virtuosi. Qui i cittadini pagano la “Tarip”, una tariffa puntale basata sui rifiuti che produce

ACI BONACCORSI – Comune virtuoso d’Italia, Aci Bonaccorsi si conferma capace di rimanere centro di buone prassi amministrative. Il sindaco Vito Di Mauro, profondo conoscitore del territorio bonaccorsese, sta raccogliendo sia l’eredità delle sue stesse sindacature passate, ma anche traghettando la cittadina verso traguardi impensabili nel resto della Sicilia: come l’80 per cento di percentuale di raccolta differenziata.

Il sindaco di Aci Bonaccorsi, Vito Di Mauro

Il comune di Aci Bonaccorsi ha intenzione di applicare la Legge Rutelli, che prevede l’innesto di un albero per ogni bambino nato nel Comune?
“Conosco bene la Legge Rutelli, abbiamo iniziato ad applicarla oltre 10 anni fa. È stata poi interrotta per cinque anni e oggi, anche se non più applicabile, ugualmente rispettata grazie alla piantumazione di 100 alberi (uno per ogni bambino nato). Stiamo aspettando la fine della pandemia per organizzare cerimonia di consegna”.

Il Comune di Aci Bonaccorsi ha un piano di piste ciclabili, anche per collegare la cittadina ai paesi limitrofi?
“Nel rapporto popolazione-estensione del territorio avremo la pista ciclabile urbana più lunga della Sicilia. Otto chilometri che collegheranno non solo Aci Sant’Antonio e Aci Catena, ma anche Acireale. Quindi tutto il territorio delle Aci. Nei giorni scorsi con gli altri comuni del comprensorio abbiamo presentato il progetto di Smart Cities che collegherà Aci Bonaccorsi in particolare fino al mare di Acireale; il progetto è già stato approvato dalla Regione Sicilia e attende l’ok del Ministero dell’Interno”.

Cosa ne pensa il sindaco Di Mauro del progetto EtnaRail finito nel cassetto da anni, ma inserito dalla Città metropolitana di Catania nella bozza dei progetti per il Recovery Plan? Parliamo di un treno monorotaia che collegherebbe alcuni paesi dell’Etna al centro di Catania.
“Ero già sindaco durante l’approvazione del progetto quindici anni fa. è una metropolitana leggerà che Aci Bonaccorsi potrà sfruttare da San Giovanni La Punta. è un progetto tutto da rivedere, ma importante perché per i cittadini di Aci Bonaccorsi serve un’ora per arrivare a Catania, mentre Etna Rail dovrebbe collegarci in pochi minuti. Servirà anche vedere i cambiamenti che hanno interessato appunto San Giovanni La Punta”.

Secondo gli ultimi dati Ispra alcuni paesi del comprensorio etneo sono fortemente a rischio cementificazione. Come Aci Bonaccorsi si muove di fronte questo pericolo per il territorio?
“Aci Bonaccorsi evita il rischio cementificazione da 40 anni grazie a piani regolatori puntuali. Solo questo evita la crescita dell’abusivismo e la cementificazione. Sul nostro territorio utilizziamo una sola soluzione abitativa, che coincide al massimo con le villette a schiera. Niente palazzoni e soprattutto manteniamo la popolazione non oltre i 4mila abitanti. Per questo la linea abitativa di Aci Bonaccorsi è difforme dal resto del comprensorio”.

Uffici pubblici. Da una telefonata intercorsa con la sezione economato ho appreso che si lavora a ranghi ridotti e con palpabile nervosismo. Segnalazioni simili sono arrivate anche dai cittadini di Aci Bonaccorsi?
“È vero, siamo sotto pressione, a corto di personale e non abbiamo la possibilità neppure di sostituire chi va in pensione a causa dell’interpretazione distorsiva della Legge nazionale che incentiva le turnazioni. Tutti i comuni del Sud sono penalizzati perché nel Mezzogiorno risultano alti numeri di impiego e il personale precario pagato della Regione, gli Rsu, non sono riconosciuti nella neutralità della spesa. Siamo ragionevolmente seccati di questo. Ad Aci Bonaccorsi non riusciamo neppure a permetterci un centralino”.

Covid-19, quanti soggettivi positivi sono presenti sul territorio comunale? Si sono registrati disservizi nel servizio di smaltimento rifiuti Covid-19 dalle case dei cittadini positivi?
“Oggi i nostri positivi sono tre, la scorsa settimana erano zero. I disservizi sono stati pari a quelli degli altri Comuni”.

Differenziata. Quali dati distinguono San Gregorio per quantità di rifiuti riciclati?
“Per differenziata siamo al primo posto in provincia di Catania, sopra l’80 per cento. Siamo anche l’unico Comune in tutta la Regione ad utilizzare la Tarip, cioè la tariffa puntuale, in base alla quale la cittadinanza paga a secondo dell’indifferenziata che produce, grazie alle misurazioni effettuate tramite i contenitori con nome e cognome che quindi rende riconoscibile il proprietario dei rifiuti di questo genere. Il risultato si vede”.

Twitter: @ChiaraBorzi

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