Adrano, bruciano mobili e materasso in strada: denunciati due ragazzi - QdS

Adrano, bruciano mobili e materasso in strada: denunciati due ragazzi

Adrano, bruciano mobili e materasso in strada: denunciati due ragazzi

Redazione  |
lunedì 10 Febbraio 2025

Denunciati due ragazzi di 14 e 20 anni di Adrano sorpresi dalla Polizia mentre bruciano mobili e un materasso per strada

La Polizia ha denunciato due giovani di Adrano sorpresi a bruciare parti di mobilio e un materasso in strada, nei pressi delle case popolari di via Della Regione. A notare l’incendio sono stati gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza che, proprio in quel momento, stavano transitando nella zona, poco distante, peraltro, dagli uffici di Polizia.

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Sopresi due giovani di Adrano di 14 e 20 anni mentre bruciano rifiuti ingombranti per strada

I poliziotti hanno sorpreso i due giovani adraniti, rispettivamente di 14 e 20 anni, mentre davano fuoco a diverso materiale destinato, il giorno seguente, al ritiro dei rifiuti ingombranti. Dopo aver provveduto a spegnere le fiamme, gli agenti del Commissariato hanno identificato i due che, incuranti dei gravi rischi derivanti dalla loro scellerata condotta, avevano appiccato l’incendio utilizzando una bottiglia di alcool etilico denaturato e un accendino.

Rintracciati i genitori del minorenne, è stato possibile ricondurre il materiale dato alle fiamme proprio al 14enne che, poco prima, era stato invitato dalla madre a portare fuori dall’abitazione il mobilio e il materasso in modo che potesse essere recuperato dal personale addetto allo smaltimento dei rifiuti speciali. Contrariamente alle indicazioni della madre, il 14enne ha deciso di smaltirli appiccando l’incendio, facendosi aiutare da un vicino di casa.

La denuncia

Alla luca dei fatti accertati, i poliziotti hanno provveduto a denunciare, in stato di libertà, i due giovani per il reato di combustione illecita di rifiuti, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.

Ultimate le formalità di rito, il minore è stato riaffidato alla madre, dopo aver informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. I due ragazzi hanno poi provveduto al ripristino dei luoghi, ripulendo l’area dalla restante parte del materiale non ancora incendiato.

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