“No alla privatizzazione e no all’uso militare dello scalo di Palermo”. Così i consiglieri comunali del M5S Concetta Amella, Giuseppe Miceli e Antonino Randazzo, che in una nota si schierano contro l’ipotesi di una “militarizzazione” dell’aeroporto Falcone e Borsellino. “Di fronte alle dichiarazioni rese dall’amministratore delegato di Gesap e dal sindaco Lagalla in merito alla prospettiva di privatizzare lo scalo Falcone e Borsellino e, soprattutto, all‘ipotesi di trasformarlo in un’infrastruttura a ‘doppio uso’ anche militare, esprimiamo la nostra ferma contrarietà. Qui non si tratta di portare avanti battaglie di retroguardia, ma di difendere l’interesse pubblico, la sicurezza del territorio e la vocazione civile di un’infrastruttura strategica che appartiene alla collettività. L’aeroporto di Palermo è un presidio economico e occupazionale indispensabile per la Sicilia occidentale, e la sua gestione deve rimanere saldamente ancorata al controllo pubblico. L’idea che, per attrarre investimenti o migliorare i servizi, sia necessario cedere quote ai privati è una visione miope, che rischia di sacrificare trasparenza, accessibilità e pianificazione di lungo periodo sull’altare della logica del profitto. Ancora più grave è l’apertura al cosiddetto ‘dual use’ militare”.
M5s: “Il Falcone e Borsellino deve restare bene pubblico”
“In un momento geopolitico già instabile – aggiungono -, pensare di trasformare lo scalo di Punta Raisi in un’infrastruttura anche a supporto di operazioni militari significa esporre il nostro territorio a rischi non calcolati, alterarne la percezione internazionale e comprometterne la missione principale: essere un luogo di mobilità civile, turismo e scambi economici. Da anni denunciamo la necessità di investimenti seri, di una pianificazione organica e di politiche efficaci contro il caro voli. Continueremo a farlo, ma dentro un quadro che mantenga l’aeroporto pubblico, trasparente e pienamente dedicato alla sua funzione civile. Il sindaco Lagalla che finora ha ignorato e disertato totalmente il consiglio comunale sull’argomento, abbandoni immediatamente e con lui la Governance di Gesap, ipotesi che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo sostenibile del nostro scalo e avvi, invece, un confronto serio con il Consiglio comunale e metropolitano, i lavoratori e il territorio. L’aeroporto Falcone e Borsellino deve restare un bene pubblico, al servizio della comunità e della sua crescita, non uno strumento di speculazione o un avamposto militare”, concludono gli esponenti del M5S.
Battisti: “Aeroporto rimane esclusivamente civile”
Non si è fatta attendere la replica di Gesap: “Nessuno, in nessun momento, ha mai ipotizzato un utilizzo ‘duale’ o militare dell’aeroporto di Palermo. Lo scalo Falcone Borsellino è e rimarrà un’infrastruttura esclusivamente civile”, ha risposto Gianfranco Battisti, amministratore delegato di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo. “Il riferimento fatto nei recenti interventi – spiega – riguardava in generale il dibattito internazionale sulle infrastrutture strategiche aeroporti, porti, ferrovie, autostrade che è un tema affrontato anche nella tavola rotonda con McKinsey e il Centro Studi Americani, dove si è discusso di resilienza, sicurezza e nuovi scenari globali”. “Nessuna di queste riflessioni ha alcuna ricaduta operativa sullo scalo di Palermo. Gesap sta lavorando unicamente allo sviluppo dello scalo civile, con investimenti, nuove rotte, più servizi e piena trasparenza istituzionale. Il confronto con il territorio è sempre aperto, ma è importante evitare ricostruzioni non corrispondenti alla realtà”, conclude Battisti.

