Un progetto di inestimabile valore e dal forte impatto sociale ed educativo. Questo è l’obiettivo di “Affido Sportivo”, il programma promosso dal Comitato Regionale CSAIn Sicilia, finanziato dalla Regione Siciliana – Dipartimento Famiglia attraverso i fondi della legge 16/2021, che mira a contrastare la dispersione scolastica, prevenire la devianza minorile e offrire nuove opportunità di crescita nei quartieri più fragili dell’area metropolitana di Catania, L’iniziativa, ispirata al modello dell’Affido Culturale, punta a creare una rete di “famiglie sportive” che si prendano cura di minori in condizione di disagio sociale, trasformando le Associazioni Sportive Dilettantistiche in veri presìdi educativi capaci di accompagnare i ragazzi in un percorso strutturato di inclusione, formazione e riscatto.
Salvo Filippello (coordinatore ‘Affido Sportivo’) al QdS: “Vi racconto il nostro progetto”
Per capire di più del progetto, i microfoni del Quotidiano di Sicilia hanno intercettato Salvo Filippello, coordinatore responsabile di “Affido Sportivo”, che ci ha raccontato tutti i particolari dell’importante iniziativa. “‘Affido Sportivo’ è un progetto di presa in carico educativa attraverso lo sport – le sue parole al QdS – Ci occuperemo inizialmente di 50 minori di età compresa tra i 6 e i 18 anni provenienti dai quartieri più difficili di Catania come Librino, San Giorgio, Zia Lisa, San Cristoforo, Fortino e Picanello. I ragazzi verrannno presi in carico attraverso azioni concertate tra noi e la consistente rete territoriale che siamo riusciti a creare con Istituzioni, enti ed associazioni sportive. Quest’ultime diventeranno delle vere e proprie famiglie affidatarie: non a caso il sottotitolo del nostro progetto è ‘Quando lo sport diventa famiglia’. Accanto a noi ci saranno anche 8 scuole dell’hinterland etneo come gli istituti comprensivi Cesare Battisti, Don Bosco, Malerba, Montessori Mascagni, Pestalozzi, San Giorgio, Rita Atria e Dusmet-Doria. Le scuole ci segnaleranno i giovani più in difficoltà, provienienti da contesti familiari e sociali più fragili, che noi cercheremo di aiutare. Sosterranno l’iniziativa anche l’Ufficio Servizio Sociale per i Minorenni, il Tribunale dei Minori, la Neuropsichiatria Infantile, l’Ordine degli Assistenti Sociali della Sicilia, l’Università di Catania, con il Centro Ricerca Attività Motorie, il CONI Catania, oltre ad enti del terzo settore e cooperative radicate nei quartieri come Officine Culturali, Trame di Quartiere, Orizzonte Bene, Marianella García, Jala ASD, Tempio 5 e C&B‘.
Come funzionerà “Affido Sportivo”
“Le scuole ci indicheranno i ragazzini di cui accennavo prima – continua Filippello – i quali al termine delle lezioni rimarranno negli istituti affiancati dai nostri operatori. I ragazzi svolgeranno i compiti e poi si dedicheranno alle attività alternative come lo sport, guidati dai nostri istruttori sportivi, laboratori di teatro, d’arte e tanto altro ancora. In aggiunta, cercheremo parallelamente di sostenere le loro famiglie con servizi psicologici dedicati appositamente. Per quanto riguarda, invece, i ragazzi più grandi, reduci ad esempio da problemi legali o in condizioni di estremo bisogno, questi ci veranno segnalati dal Tribunale: verranno presi in carico con tutoraggio dedicato ed attività che verranno svolte all’interno delle associazioni sportive nostre partner, con l’opportunità di potersi così dedicare ad atletica leggera, maneggio o anche calcio a seconda delle qualità e dei desideri che ciascuno di loro coltiva”.
La presentazione del progetto: “Vogliamo che sia l’inizio di una lunga serie di iniziative”
Il progetto “Affido Sportivo”, come spiega Filippello, verrà presentato ufficialmente il prossimo 25 settembre dalle ore 9.00 presso l’Aula 2 della Torre Biologica dell’Università di Catania sita in via Santa Sofia. “Il nostro obiettivo – conclude il coordinatore – è quello di far durare un progetto del genere più di un anno. Fondamentale, a tal fine, sarà generare una continuità e creare sempre più reti territoriali con enti, istituzioni ed associazioni in modo tale da poter dare vita a sempre più iniziative di questo tipo”.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

