L’allarme della Uil Pubblica amministrazione Entrate: “Scelta penalizza utenti e lavoratori”. “Nel rispetto delle misure di contenimento bisognava puntare di più sui servizi a distanza”
PALERMO – “Sia in Italia che in Sicilia si registrano ancora vittime e nuovi contagi: il Coronavirus è ben lontano dall’essere debellato ma, malgrado l’emergenza sanitaria ancora in atto, i vertici dell’Agenzia delle Entrate sembrano non comprendere la gravità della situazione, come testimonia la scelta irragionevole di depotenziare il servizio di assistenza telefonica che fornisce informazioni fiscali agli utenti di tutta l’isola”.
Lo ha detto il coordinatore regionale della Uil Pubblica Amministrazione Entrate, Raffaele Del Giudice. Secondo il sindacalista, l’Agenzia delle Entrate ignorerebbe i continui appelli alla prudenza, ai comportamenti improntati al distanziamento fisico e al mantenimento dell’utilizzo di dispositivi di sicurezza individuale lanciati dal Governo e dalla comunità scientifica.
“Appare davvero incomprensibile – ha aggiunto – come, malgrado l’ultimo bollettino ministeriale parli di casi in aumento in Sicilia, dove si conterebbero nuovi positivi e aumenta il numero dei ricoverati, l’Agenzia delle Entrate penalizzi sia i propri dipendenti che la collettività con comportamenti del tutto inadeguati”.
“L’indebolimento del servizio di assistenza telefonica rivolto agli utenti da un lato umilia i lavoratori dei quali l’Agenzia ignora colpevolmente la professionalità maturata nel tempo attraverso un’attività molto intensa e che non hanno esitato a rimettersi in gioco dinanzi a situazioni del tutto nuove e inaspettate e, dall’altro, crea disagio ai contribuenti, alle prese con le difficoltà legate alla carenza di infrastrutture nel territorio, per i quali l’assistenza a distanza rappresenta un beneficio prezioso”.
Per il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia Alfonso Farruggia: “Sono molto sorpreso per via della decisione presa in un momento così delicato per la nostra regione e, più in generale, per tutta l’Italia: era lecito attendersi maggiore coraggio in materia di digitalizzazione e servizi di assistenza a distanza per l’utenza, nella consapevolezza che l’innovazione e il cambiamento rappresentano la chiave di volta per il futuro di tutti i nostri uffici”.