Agenzie viaggio, niente tassa governativa e nuove regole - QdS

Agenzie viaggio, niente tassa governativa e nuove regole

Agenzie viaggio, niente tassa governativa e nuove regole

venerdì 25 Febbraio 2022

Ecco la circolare dell’Assessorato regionale al Turismo che prescrive i nuovi obblighi per i titolari delle strutture. Entro il primo marzo va trasmessa la dichirazione di prosecuzione di attività insieme alla polizza assicurativa

ROMA – Le agenzie di viaggio siciliane dovranno adeguarsi alle nuove regole da rispettare per la prosecuzione delle attività nell’anno 2022. Il servizio 7 “Operatori turistici e Promozione del Capitale Umano” dell’assessorato regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo ha dettato le linee guida. Innanzitutto, è stato ricordato che dallo scorso 1 gennaio 2021 non è più dovuta, da parte delle agenzie di viaggio, la tassa di concessione governativa e, quindi, rimane come adempimento obbligatorio solo quello di natura assicurativa.

Nel rispetto del codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, infatti, le agenzie di viaggio, per lo svolgimento della loro attività, devono stipulare polizze assicurative di importo adeguato a garanzia del contratto stipulato con i clienti, del valore del viaggio compresi i costi complessivi dei servizi offerti. La legge, infatti prevede che i contratti di turismo organizzato siano assistiti da polizze assicurative o garanzie bancarie che, per i viaggi all’estero e i viaggi che si svolgono all’interno di un singolo paese, garantiscano, nei casi di insolvenza o fallimento dell’intermediario o dell’organizzatore, il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto turistico e il rientro immediato del turista.

Le agenzie che non saranno quindi in regola con gli obblighi assicurativi possono subire un provvedimento di ritiro temporaneo o definitivo dell’autorizzazione rilasciata. Pertanto, i titolari delle agenzie di viaggio dovranno trasmettere ai servizi turistici regionali, entro il prossimo 1 marzo, le dichiarazioni di prosecuzione attività per l’anno 2022, insieme alla documentazione della polizza assicurativa relativa alla responsabilità civile, e della polizza assicurativa o adesione a fondo di garanzia per il rischio di insolvenza o fallimento. I direttori tecnici delle agenzie devono trasmettere la documentazione all’agenzia del territorio regionale, individuate per provincia.

In Sicilia sono quasi mille le agenzie di viaggio, e non sono diminuite neanche in mezzo all’emergenza sanitaria, che ha limitato moltissimo il settore turistico. Nel 2021 ci sono stati aumenti nei numeri in quasi tutte le provincie: sono diminuite solo in quella di Palermo, in cui da 253 sono scese a 251, in quella di Caltanissetta, in cui 45 agenzie sono scese a 42, e in quella di Siracusa, dove da 71 sono passate a 67. Aumenti invece a Trapani (67 nel 2021 contro 65 nel 2020), Ragusa (75 contro 78), Messina (121 nel 2020 contro 128 nel 2021), Catania (una unità in più rispetto 2020), Agrigento (75 nel 2020 contro 77 nel 2021). Situazione invariata in provincia di Enna, in cui se ne registrano 38. Un buon risultato, per il settore turistico che dunque ha retto l’onda d’urto nonostante sia stato uno dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria che ha impedito la vicinanza tra persone e tra luoghi. Per lunghi mesi è stato impossibile muoversi, e anche nella stagione estiva molti hanno preferito un turismo di prossimità, spesso in “autogestione”. Anche dal 2019 al 2020 era stato registrato un timido aumento, sempre di 7 unità, e le aspettative per l’anno passato erano forti, ma sono state deluse a causa dell’inaspettata prima ondata del covid.

La scelta di redigere l’elenco nasce dalla riorganizzazione del comparto che ha portato la Regione a fare propria la direttiva 2015/2302 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, che modifica il regolamento e cerca di tutelare il turista, in modo che non possa diventare vittima della cattiva gestione da parte di tour operator e organizzatori di viaggi poco accorti.

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