La Uil e i sindacati condannano l'ennesimo episodio di violenza in ambito ospedaliero: ecco cosa è successo a Palermo.
Arriva la condanna unanime dei sindacati per quanto accaduto negli scorsi giorni all’ospedale Villa Sofia Cervello di Palermo, dove un medico – il dottor Alfredo Caputo, responsabile della U.O.Endocrinologia – è stato aggredito con un tirapugni.
L’ennesimo caso di violenza in ospedale che suscita la rabbia degli addetti ai lavori, che non si sentono più sicuri in corsia, ma anche dei sindacalisti.
Aggredito il dottor Caputo al Cervello, cosa è successo
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il medico sarebbe stato aggredito con un tirapugni da un paziente, presumibilmente per aver negato la prescrizione di un farmaco. Il paziente lo avrebbe colpito all’orecchio e al volto.
Le condizioni del medico
Il medico sarebbe stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico dopo l’aggressione e purtroppo avrebbe riportato delle ferite gravi. Proseguono le indagini della polizia per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda e individuare il responsabile del terribile gesto.
“Clima di tensione”, la condanna dei sindacati
“La Uil condanna l’atto di aggressione che si è consumato a danno del dottor Alfredo Caputo, responsabile della U.O.Endocrinologia dell’ospedale Villa Sofia Cervello. È sotto gli occhi di tutti come in questo clima di tensione, risulti sempre più difficile svolgere il proprio lavoro senza sentirsi costantemente accompagnati da sentimenti di timore. Risulta quanto mai urgente arginare il tema della violenza nei presidi ospedalieri che negli ultimi mesi sono diventati un teatro di violenze nei confronti di medici e operatori sanitari a qualsiasi livello”. Con queste parole esordisce il segretario regionale alla Sanità di Uil, Pippo Piastra.
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“Abbiamo il dovere di garantire sicurezza nei nostri ospedali affinché non diventino terre di nessuno o veri e propri Far West – aggiunge – una premessa che risulta indispensabile per erogare sanità di qualità e per incoraggiare tutti a continuare a svolgere il lavoro in un clima sereno. Rinnoviamo la nostra vicinanza al dottor Caputo e confermiamo la nostra disponibilità a costituirci parte civile contro gli aggressori”.
Dopo l’ennesima aggressione, la proposta: “Serve una legge”
Recentemente il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Catania Alfio Saggio ha commentato le ultime aggressioni ai danni del personale medico-sanitario. Saggio sostiene che per risolvere il problema della violenza ospedaliera serva un intervento legislativo.
“La nostra proposta – ha commentato – prevede la creazione di un tavolo tecnico permanente che coinvolga gli Ordini dei medici, le associazioni di categoria, i responsabili territoriali del Governo. Serve un intervento legislativo. È necessario prevedere per i Pronto Soccorso il potenziamento delle misure di prevenzione”.
Immagine di repertorio