Aggressione al Cannizzaro di Catania: minacce con una forbice

Catania, aggressione al pronto soccorso del Cannizzaro: minacce con una forbice a due dottoresse e un paziente

marikacontarino

Catania, aggressione al pronto soccorso del Cannizzaro: minacce con una forbice a due dottoresse e un paziente

Redazione  |
martedì 18 Giugno 2024

Provvidenziale l'intervento di un infermiere e degli agenti di polizia.

Ancora episodi di violenza all’interno degli ospedali. Un uomo straniero con problemi psichiatrici è stato protagonista la scorsa domenica di un’aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania.

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L’uomo, che già in passato aveva avuto atteggiamenti violenti, era stato portato in ospedale dalla polizia dopo essere andato in escandescenza in centro città.

L’aggressione al Cannizzaro di Catania

Giunto al pronto soccorso, l’uomo ha iniziato a minacciare e colpire con una forbice due dottoresse e un paziente. Nella colluttazione, una delle dottoresse è caduta a terra, rimanendo leggermente ferita. Grazie all’intervento di un infermiere e degli agenti di polizia, che si trovavano già nell’ospedale, l’uomo è stato bloccato. Per lui, a seguito dell’aggressione al Cannizzaro di Catania, è stato disposto il trattamento sanitario obbligatorio.

“Non facciamo e non faremo mai passare sotto silenzio gli episodi di violenza ai danni di lavoratrici e lavoratori della Sanità negli ospedali catanesi. Dopo l’aggressione delle due dottoresse chiediamo risposte. Verifiche e soluzioni. Sicurezza. La solidarietà non basta”. Lo affermano in una nota i segretari di Uil e Uil Fpl Catania, Enza Meli e Mario Conti. “Vogliamo intanto sottolineare – aggiungono – il coraggio e la generosità di un infermiere che, incurante del pericolo, ha impedito con il suo intervento un esito ben più grave dell’accaduto”.

“Crediamo – evidenziano – vada reso pubblico questo gesto e dato merito al suo autore, ma al tempo stesso ci auguriamo non siano necessari in futuro altri atti di eroismo come quelli che vede oggi impegnato, spesso in silenzio e con una frequenza ormai intollerabile, il personale degli ospedali Offriamo, come sempre, pieno sostegno sindacale e legale a lavoratrici e lavoratori vittime di violenze, verbali o fisiche”.

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