L'ennesima aggressione al carcere minorile di Catania - QdS

Agenti penitenziari senza pace, aggredito un altro poliziotto nel carcere minorile di Catania

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Agenti penitenziari senza pace, aggredito un altro poliziotto nel carcere minorile di Catania

Redazione  |
lunedì 09 Gennaio 2023

L'ennesimo episodio di violenza a Catania vede protagonista il carcere minorile di Bicocca: la denuncia del SAPPE.

Si registra una nuova aggressione ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria, in servizio nel carcere minorile di Catania.

L’episodio, l’ultimo di una lunga scia che rende praticamente inarrestabile la spirale di violenza nelle carceri italiane, è stato denunciato dal sindacato SAPPE.

L’aggressione al carcere minorile di Catania

A fare il resoconto dell’aggressione è il segretario nazionale per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Calogero Navarra.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, raccontata dal Sappe, un giovane detenuto di origini marocchine si sarebbe rifiutato di rientrare nella propria cella e avrebbe risposto con violenza alla richiesta dell’agente penitenziario in servizio di attenersi agli ordini ricevuti.

“Dopo una paziente opera persuasiva da parte del personale – spiega Calogero Navarra, segretario per la Sicilia del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria – si è riusciti a farlo rientrare ma non appena dentro la cella si è scagliato contro i poliziotti“. Ad avere la peggio è stato un assistente capo coordinatore che, per bloccarlo, durante la colluttazione ha urtato contro una branda, riportando una forte contusione al torace. Trasportato in ospedale, gli è stata diagnosticata una frattura intercostale ed è stato dimesso con trenta giorni di prognosi.

Il detenuto protagonista dell’aggressione nel carcere minorile di Catania avrebbe problemi psichici e non sarebbe estraneo a episodi di violenza di questa natura, anche in altri istituti di detenzione.

“Una sola cosa è certa: non è più possibile andare avanti in questo modo, dove quotidianamente il personale di Polizia penitenziaria rischia la propria incolumità”, dice Navarra.

“È del tutto evidente che anche questo è un chiaro sintomo del malessere che si vive nel carcere minorile di Catania e per questo torniamo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di un istituto che evidentemente non è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’Istituto”.

Appena alcuni giorni fa un episodio simile si era verificato in un altro istituto minorile, questa volta a Palermo.

Immagine di repertorio

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